Al bando la critica

Cosa caratterizza veramente Pentone? Le tradizioni? La fede? I culti? Anche potremmo rispondere, ma prima di tutto una grande e esagerata capacità di fare polemica. Da qualche tempo un mio amico stimato e giudizioso mi ripete spesso che nel nostro paese ci sono delle grandi potenzialità, ma quello che emerge è sempre il contrasto e la polemica. Altrettante volte gli ho risposto che esasperava delle situazioni, ma mi pare che invece tanto torto non ha. Pensate all'ultima festa della Madonna per fare un esempio: dal mio punto di vista bella e organizzata con precisione ed invece di gioire di questo si è trovato persino il tempo e il modo di esasperare i toni addirittura con la proposta di cambiarne la data! E che dire della festa dell'emigrante anch'essa con molte positività e che invece qualcuno sta cercando di denigrare anche attraverso delle offese personali? Mi sembra come sempre tutto troppo esagerato, quando invece, pur ammettendo che non tutto va bene quando si fa qualcosa, bisognerebbe pensare a come essere utili alla causa e non semplicemente criticare e polemizzare. Troppo, ma troppo facile! Se si pensa che la festa della Madonna va cambiata va bene persino la critica, ma poi ci vuole impegno concreto e presenza quando serve non solo e sempre chiacchiere gratuite. Lo stesso vale per la politica, per lo sport, per la religione: tutti pronti a criticare, polemizzare, ergersi a giudici di contenziosi, quando invece servirebbe solo un poco più di buon senso e soprattutto proposte concrete. Si parla per esempio tanto di rifiuti, ma qualcuno ha cercato di suggerire qualcosa per alleggerire questo fardello: non mi risulta! Si parla tanto di viabilità, ma qualcuno ha in mente un piano viario alternativo? Non mi risulta. Si parla di cambiare la festa, ma perchè questa stessa gente non si fa viva quando si tratta di cambiare il comitato? Potrei continuare a lungo, ma rischierei a mia volta di fare inutile polemica. Quello che serve per fare di Pentone il paese stimato e riconosciuto che era è buona volontà, azione concrete e magari qualche parola in meno. Capisco che in piazza allora gli argomenti potrebbero scarseggiare, ma si potrebbe discutere piuttosto di quello che si è fatto o di come si potrebbe fare qualcosa e non più critica scontata. Una frase a me cara è di Don Milani, che spesso ai suoi alunni diceva che "non ci sono tuttologi", nel senso che ognuno è competente per le proprie discipline: Il muratore nell'edilizia, l'avvocato nel diritto, il medico per la salute, a Pentone non è così. C'è sempre la presunzione di sapere più dell'altro, ma come sempre a parole e mai con i fatti. Allora una buona volta cerchiamo di sfuggire alle critiche gratuite e alla polemica a tutti i costi ed invece mettiamo in campo capacità e competenza per operare concretamente nel nostro paese. Pentone e i pentonesi sono stanchi sempre dei soliti parolai ed invece vogliono azioni che si traducano in una migliore qualità della vita.

Commenti

  1. di A.M.

    Che dire se non "hai perfettamente ragione" e diventa difficile anche commentare perchè, ne potrebbe risultare un'altra critica che esaspera.
    Pentone vive di questi espedienti per riempire il tempo passato in piazza, il fatto è che dal gossip poi si passa all'esasperazione e quello che, simpaticamente, potrebbe essere argomento di scambio diventa argomento di scontro.
    L'importante e non prendersi mai troppo sul serio in quanto, la troppa importanza al superfluo ci distoglie dall'essenziale.

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  2. Dopo un pò di tempo e solo per una serie di improrogabili impegni, mi riaffaccio con estremo piacere a questo apprezzatissimo blog.
    Caro Vincenzo, questo che tu sottolinei credo che sia l'attitudine italiana per eccellenza, alla quale neanche il nostro territorio si è sottratto o è rimasto immune. L'attitudine è quella di stare a guardare mentre altri fanno, assumendo l'atteggio dei maestri e dei critici rinomati, senza però preoccuparsi di prestare la propria disponibilità. Ricordi al vignetta di Bozzetto sull'italianjob? raffigurava un operaio intento a fare qualcosa ed un numero considerevole di altre persone che parlavano tra loro criticandone l'operato.
    Ma c'è un'altra attitudine, in tema di critica, che credo caratterizzi molti agire: quello di riferire a chi sta facendo qualcosa una considerazione detta da altri, magari anche trasformata, rendendola così una critica. Qual'è lo scopo? creare malumori e dissapori, incentivare le discussioni, provare ad insinuare l'ombra del dubbio o del sospetto, in ossequio al principio divide et impera. Non so che gusto ci sia nel provocare ulteriori contrasti in una comunità che potrebbe davvero esprimere tantissimo se coesa e compatta, non so quale sia l'interesse da tutelare e quello da screditare, ma certo è che una tal modo di comportarsi sfiora il patetico, se non il ridicolo. Forse è proprio vero che la crescita di una società non può prescindere dalla crescita dei suoi singoli componenti. Senza una sana presa di coscienza sociale, in cui il rispetto dell'altruità diventa canone fondamentale per ogni azione, non credi che ci resti molto altro da fare che citare un famoso titolo di qualche anno fa "io... speriamo che la cavo". Ti abbraccio e mi congratulo ancora una volta per la puntualità delle tue osservazioni.
    Antonella Scozzafava

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  3. RISPOSTE ALLE TUE TRE PRIME DOMANDE
    • RIFIUTI
    http://www.firmiamo.it/raccolta-differenziata-obbligatoria--per-legge-nazionale-
    PETIZIONE A MIO NOME E OBBIETTIVO 5000 FIRME
    1790 FIRME
    • VIABILITA’
    Le proposte le trovi sia sul programma elettorale del Sindaco Mirenzi e combriccola tutti Insieme , e anche su quello dell’opposizione, la maggioranza se ne dimenticata, l’opposizione se ne frega, anche perché nessuno gli da retta .
    • Cambiare la festa lo stai vedendo da solo sia su facebook sia sul tuo blog NON E’ che nessuno ne vuole parlare e chi parla non parla per polemizzare visto che chi parla sono sempre i soliti e che insieme a pochi altri che attualmente gestiscono il comitato ieri come oggi per fortuna portano avanti la festa .
    Per noi residenti la madonna la festeggiamo tutti i giorni, tutti i giorni ci facciamo il segno della croce al passaggio del Santuario, e quindi o settembre o maggio o agosto o qualsiasi altro giorno dell’anno sarebbe Eguale . spostare la data ha altro valore intrinseco , ha altri principi di fede e di morale e civiltà che a tanti da fastidio ma che per i numerosi emigranti di ieri ( mi riferisco a quelli come me che sono rientrati in sede ) e di oggi ha un Valore Molto ma molto più Serio.
    La critica non và bandita , e ti riporto un post trovato su internet:
    • Le parole critica e polemica derivano entrambe dal greco.
    Critica è: esaminare, valutare, scegliere, distinguere.
    Quando si fa una critica si esamina un soggetto (un essere umano, una produzione artistica, un argomento) per capirlo e per formarsi una opinione, in genere destinata ad essere espressa (a me piace la critica costruttiva) senza accanimento, anche se la critica è negativa.
    Sarebbe bene che la critica fosse sempre "oggettiva", non "soggettiva".
    Polemica è: attaccare anche violentemente (aspra polemica), bellicosamente, non tanto per apportare elementi positivi quanto per indebolire, mettere in difficoltà, contrastare, distruggere l'oggetto su cui si polemizza.
    In Scienze Diplomatiche e Internazionali c'è una materia specifica: "polemologia", la scienza della guerra, che insegna come "trattare" i contrasti, le guerre, gli atti ostili.
    Nella stessa facoltà si studia "irenologia" (irene = pace) dove invece si studia come fare e mantenere la pace.
    E per tanti che amano il bel pulsante “ Mi piace “ non pensiate che non si noti il vs bel pensare nel discriminare e attuare l’indifferenza verso determinati argomenti nel sottrarsi al bel pulsante e al commento.
    La differenza fra Noi e Voi e proprio questa . in noi la liberta di esprimerci , confrontarci , criticarci , e polemizzare anche , il vostro un pietosissimo ,indigente SILENZIO che non permette ed esclude ogni possibilità di giudizio. Beati voi.
    E speriamo che sul blog di Vincenzo si abbia sempre la possibilità di essere sempre liberi di esprimersi e avere il diritto di Sapere.

    Con affetto rosario rubino.

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  4. ciao Vincenzo, mi complimento per il tuo articolo. Quando si parla di critiche e di polemiche nel nostro bel paesello siamo tutti pronti a dire che ne abbiamo le tasche piene, ma secondo il mio modesto parere bisogna discuterne discuterne e ancora discuterne, ma soprattutto c'è bisogno di gente come voi maschietti che, a differenza di noi femminucce che d'inverno ci rintaniamo in casa, uscite, frequentate i bar e avete la possibilità di sentire e poter parlare direttamente con queste persone che, purtroppo non hanno nessun altro mestiere da fare che quello di sminuire, denigrare, criticare e distruggere tutto ciò che gli altri, con impegno, svolgono! Parlo di persone semplici, umili come i componenti di: Pro-loco, comitato festa, gruppi parrocchiali, gruppi giovanili, gruppi teatrali ecc ecc ecc. E' vero a Pentone abbiamo tanto potenziale, ma sappiamo come demoralizzare e distruggere. Ora che ci penso e che se ne parla, credo che rientrerò in uno dei gruppi, perché anche se ti fanno passare la voglia, ci si diverte, si sta bene e, aiuta molto stare insieme e fare qualcosa per gli altri... un bacio

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