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Visualizzazione dei post da aprile 10, 2011

I GRANDI ATTORI ITALIANI - Vittorio Gassman recita "Il 5 maggio" di Manzoni

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Calabria Day e costi

Si celebrerà in questi giorni il Calabria Day, una giornata dedicata a diverse tematiche, ma che avrà un unico denominatore comune, la Calabria appunto. La nostra regione per una volta sarà al centro delle discussioni, come poche altre volte è capitato, perchè se una verità esiste è quella dell'indifferenza verso i problemi di questa terra così disastrata. In tante altre classifiche occupiamo le ultime posizioni e forse c'è il rischio che non le abbandoneremo mai queste retrovie! Ma in una graduatoria siamo innegabilmente primi...

Restiamo umani

La morte di Vittorio Arrigoni nella Striscia di Gaza scoperta poche ore fà ha del tragico sotto tutti i punti di vista. Intanto Arrigoni era un blogger che credeva nel pacifismo e nell'armonia dei popoli. Da qualche anno ormai viveva in quelle zone che lo avevano adottato riconoscendogli grande apprezzamento e riconoscenza poichè aveva avuto il coraggio di schierarsi, a costo della propria vita, a favore della causa Palestinese. Di lui ci restano tante interviste, radiocronache da provetto inviato di guerra, da testimone degli scontri in quella terra dilaniata. Oggi un grande lutto perchè è morto, per come è morto e per chi lo ha ritenuto simbolo di un'idea di pace che invece dovrebbe travalicare i confini. 

Gagarin oggi

Qualche giorno fà in tutto il mondo si è celebrata una ricorrenza molto importante: Yuri Gagarin, esattamente 50 anni fà, usciva dall'orbita terrestre. Il primo uomo nello spazio rappresentò la conquista di un'altra dimensione che produrrà qualche anno dopo lo sbarco sulla luna. Ma che significò e cosa rappresenta ancora oggi quell'avvenimento? Allora fu il superamento di un limite che fino a poco tempo prima era inimmaginabile. L'uomo divenne consapevole che poteva osare, che poteva andare oltre. Da quel momento in poi si è cercato di superare ogni cosa, forse pure in tante occasioni esasperando scienza e etica. La conquista dello spazio ha dato all'uomo quel senso di potere di cui ha cercato sempre il segreto e che in quell'occasione sembrò scassinato. Dopo tanti anni ancora c'è qualcosa che ci impedisce di andare oltre? Ognuno di noi ha in effetti qualcosa da conquistare e per fortuna che è così. Pensate se fossimo tutti dei provetti Gagarin per conquista

La noia di chi fa

Non tutti sanno che il termine noia deriva dal greco e significa pensare! L'etimologia di questa parola ci consegna un vero e proprio paradosso: chi si annoia pensa? Sembrerebbe proprio di si, ed in effetti quando ci si annoia in fondo si è occupati... magari si è occupati a cercare di non pensare! Anche quando si guarda il soffitto, rilassati e quasi assonnati, non è che si stacca la spina del nostro cervello. Eppure noia dovrebbe far rima con inoperosità e non ancora con agire. Pensare è molto di più che agire: è una dimensione tutta particolare che ognuno di noi realizza secondo quelle che sono le proprie caratteristiche, i propri sogni. A volte proprio per evitare di pensare e quindi di annoiarsi, secondo l'etimologia, si cerca di impegnarsi in altre cose... ma allora queste cose per sillogismo dovrebbero valere meno della noia! Sembra facile riflettere sulla noia, ma non è affatto così: noia e azione, agire e pensare, sono delle dicotomie che difficilmente riusciremo mai a

Arrovescio

Da qualche tempo per lavoro frequento un paese bello e importante, spesso agli onori della cronaca per la sua straordinaria ospitalità, Badolato. Quando ci sono andato per la prima volta ero curioso di scoprirlo come già avevo fatto con altri borghi, ma soprattutto mi interessava conoscere questo straordinario aspetto dei badolatesi, la solidarietà. Man mano che ho cominciato ad apprezzare i luoghi, ho capito che Badolato è molto di più di quello che io mi aspettavo, così ho cominciato a scoprire alcune belle novità. Poi un giorno mi sono imbattuto in un manifesto che promuoveva la presentazione di un libro, "Arrovescio" di Francesca Chirico. Non ho perso tempo allora e l'ho subito comprato. Quest'opera ha vinto il Premio Nazionale per opere inedite "Parole nel vento" 2010 e racconta romanzando una vicenda realmente accaduta. Il 13 ottobre 1950 infatti duecento lavoratori con pale e picconi si rivoltano contro chi non voleva, per tutelare i propri interessi,

Ridi di vergogna!

Cari spaziokultori, Mi vorrei rivolgere a chi da coraggioso anonimo mi ha scritto che certi commenti lo fanno ridere: "non hai capito proprio niente." Il tuo anonimato intanto ti rende tanto invisibile quanto vigliacco, poi non meriteresti risposta alcuna. Dopo però "Come interpretare spaziokultura" di oggi mi preme sottolineare che tu sei uno dei tanti che quando legge qualcosa la interpreta a modo suo. Il mio post "Successo e insuccesso" per tua sfortuna non si riferiva agli episodi che tu citi, ma alla constatazione che alcuni nostri concittadini hanno avuto il successo che avrebbero meritato solo alla fine della loro vita o addirittura dopo la morte. Mi riferisco per esempio a Vittorio Pugliese che stiamo imparando a conoscere attraverso il figlio Rosario e grazie al sito a lui dedicato. Proprio mentre ero su questo sito mi è venuta in mente l'idea del post sul successo e non come pensi tu caro coraggioso anonimo per difendere qualcuno o peggio anc

Come interpretare spaziokultura

Da un pò di tempo sto riflettendo sull'interpretazione dei miei articoli perchè certe volte ho l'impressione che chi li legge, e per fortuna cominciano ad essere tanti, ci vede sempre quello che si desidera. A riprova di questa mia riflessione alcuni commenti che mi sono pervenuti e che forzano il senso di ciò che scrivo per arrivare alle conclusioni che vogliono loro e non certamente io. Quanto sta accadendo non è una cosa fuori dal mondo soprattutto quando mi si permette di spiegare il vero senso dei miei scritti, ma per me sta diventando veramente fastidioso che spesso uno stesso articolo viene letto in modi diversi a seconda di chi lo analizza. Dopo di che mi si attacca o mi si difende senza purtroppo avere reale consapevolezza di quello che si dice. Quando penso un post cerco di essere innanzitutto attuale, poi chiaro, senza peli sulla lingua e nel limite del possibile obiettivo e superpartes. Nessuno mi potrà mai dire che spaziokultura è a favore o contro qualcuno, ma sol

Successo e insuccesso per i pentonesi

Il successo di una persona dovrebbe essere normalmente un vanto. Per successo si intende il raggiungimento di una meta, l'apprezzamento arrivato da altre persone, la soddisfazione di aver concluso positivamente un ciclo. Normalmente dico perchè nel mio paese non funziona così. Se dovessi dare una definizione di successo per Pentone direi "soddisfazione se qualcuno ha subito qualcosa". Certamente e per fortuna questo non è un attegiamento comune a molti, ma quei pochi che lo praticano lo fanno così bene che quasi ci si dimentica di tutto il resto! Il successo di certe persone infatti nel mio amato paese non si misura con ciò che gli stessi hanno realizzato o con gli apprezzamenti ottenuti, ma con l'insuccesso di altri. Ciò credo deriva da un'inviida di fondo che non ci fa vedere oltre il nostro naso, che ci fa sentire tuttologi e che non ci permette di cogliere la competenza, la professionalità di chi magari ci sta sempre a fianco.  Siamo piuttosto pronti a coglier