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Visualizzazione dei post da marzo 6, 2011

Spesso il male di vivere - Eugenio Montale

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Fine settimana di celebrazione dei 150 anni d'Italia. Spazio oggi per Montale, Nobel nel 1975. "Spesso il male di vivere..." è una straordinaria composizione in cui il male di vivere diventa normalità.

Racconto: La nuova scuola (X parte)

Furono fatte le ipotesi più assurde, ma dopo tre ore di Giuseppe ancora nessuna notizia. Nel frattempo a scuola erano arrivati i carabinieri della locale Stazione che venuti a conoscenza dell'accaduto svolgevano una doppia indagine per la violenza e per la scomparsa del colpevole. Dall'ospedale inoltre le notizie non erano molto confortanti: il ferito infatti stava lottando tra la vita e la morte e l'intervento stava procedendo a mala pena. Quella stramaledetta giornata era ormai alla conclusione ma tutti sapevano che non l'avrebbero mai dimenticata.

Racconto: La nuova scuola (IX parte)

Non c'era un momento da perdere. Bisognava chiamare un'ambulanza ,quel ragazzo era fetito gravemente. Nella scuola ci fu un panico generale e Giuseppe non capì più nulla. Alla vista del sangue si sentì colpevole di quello che aveva fatto e si mise a piangere e poi a correre all'impazzata. Il supplente cercò di mantenere la calma e di gestire al meglio la situazione, era chiaro però che con tutto quello che era successo diffcilmente ci sarebbe stata una certa tranquillità. L'ambulanza arrivò veloce e la dottoressa che prestò il primo soccorso disse soltanto che non c'era nemmeno un minuto da perdere. Il ferito fu trasportato con una barella senza riprendere conoscenza. In ambulanza con lui lo seguì la dirigente che intanto, informata dell'accaduto, era accorsa seriamente preoccupata. La vice preside si interessò invece di avvertire i genitori, mentre il supplente dovette rasserenare con una buona dose di balle gli alunni impauriti. Da lì a poco molti genitori ven

Eraclito tra maggioranza ed opposizione a Pentone

Finalmente un po’ di discussione in questo paese peccato che a dare l’input sia stato un articolo peraltro condiviso almeno in certe affermazioni dagli stessi interessati. Basti vedere le riflessioni che fa Enzo Marino nella rubrica “segnalazioni” per rendersi conto che certe opinioni provengono dalla stessa base.

Entro il 2018 stabilizzati i precari

L'interrogazione parlamentare di ieri fatta da IDV al Ministro della Pubblica Istruzione non ha dato quelle risposte che i 220.000 precari si attendevano. Ancora una volta la Gelmini è evasiva e pure provocatoria quando afferma che "entro il 2018 saranno stabilizzati tutti i precari". La cosa migliore che avrebbe potuto fare era di prodursi di fronte al Parlamento con una bella richiesta di immissione in ruolo già formulate al Ministro del Tesoro. Qualcuno ritiene che avrebbe potuto promuovere il ruolo per 30.000 precari, ma a fronte degli 80.000 pensionamenti già in cantiere l'asticella potrebbe essere spostata fino a 50.000 che poi in fondo altro non sono che una delle trance promesse dall'allora Governo Prodi. Non dimentichiamoci poi che ad oggi ancora non si sa quando sarà possibile aggiornare le graduatorie e questo dopo mesi in cui le stesse erano state bloccate! La stabilizzazione dunque entro il 2018 sembra proprio una presa per i fondelli se si pensa semp

Racconto: La nuova scuola (VIII parte)

Il tempo trascorreva velocemente e il supplente ormai sapeva di concludere l'anno in quella scuola. Da quando aveva avuto la conferma dalla segreteria l'aveva tenuta per sè. Al momento opportuno l'avrebbe comunicato ai suoi ragazzi che di sicuro ne sarebbero stati lieti. Le due classi da un punto di vista didattico non presentavano particolari problemi e a livello comportamentale c'era solo un poco di antipatia tra Anna e Caterina che, pur essendo cugine, non si scambiavano nemmeno un ciao gelose com'erano una dell'altra.

Le donne in Area 51

Una bella serata condita da celebrazione, storia, divertimento e tanta allegria, quella che ha visto protagonista il circolo Area 51 che ha cercato così di coinvolgere anche le donne. L'occasione non poteva che essere l'8 marzo e così tante festeggiate si sono presentate per le manifestazioni organizzate. La serata ha dato spazio però anche ad altre componenti, come appunto quella del divertimento e della storia. E' stata infatti l'occasione giusta per cominciare le celebrazioni per l'Unità d'Italia e non è un caso che siano  coincisi i due eventi.  La manifestazione si è sviluppata seguendo un crescendo di animazione.  Prima la visione di due filmati tanto per stimolare la discussione soprattutto sull'opportunità o meno di continuare a celebrare le donne anche nell'attuale società. Poi come per magia la comparsa di "Signora Italia" una figura vestita del tricolore. Le sorprese però non finivano quà e anzi, tutto ciò era il preludio alle sfilat

Precari orgogliosi e infuriati

La scuola ancora protagonista della cronaca nazionale, peccato che giornali e telegiornali servili dimentichino sempre più spesso di citare numeri e cifre del disastro che si sta verificando. Le notizie che circolano sono quelle che poco interessano a chi vive di scuola e di precariato. Le ultime uscite del Premier e del Ministro della Pubblica istruzione però preoccupano tanto che è il caso che ognuno di noi faccia qualcosa per se e per il sistema che è allo sfascio. Da quando nel 2008 è iniziato il rovinoso taglio di cattedre, di classi e di conseguenza di docenti e personale A.T.A., la scuola pubblica è diventata oggetto di un depredamento che in confronto le orde barbariche erano poca cosa. Non si esagera affermando ciò se si pensa che nel XXI secolo è da paese incivile alimentare la precarietà e la sopravvivenza di tante famiglie ridotte senza un centesimo a fine mese. Il popolo dei precari su cui si è abbattuta la scure dei 142.000 tagli decisi dal ministero non è invisibile come

Donne per le donne: auguri

L'8 marzo anche quest'anno sta portandosi dietro tutta una serie di polemiche sulle reali opportunità di continuare a celebrare questa ricorrenza. Tante considerazioni si fanno soprattutto dal momento che oggi la donna non è più quella che si doveva emancipare e che era vessata da un maschilismo imperante e autoritario. La storia e soprattutto le tante lotte fatte hanno reso la donna quella che si sognava fin dai tempi delle suffragiste. Tante conquiste ci sono state e tante altre si devono fare, ma ciò che conta è che la società moderna considera la figura femminile imprenscindibile almeno in certi paesi.

Carnevale a S.Elia di Pentone?

Domenica pomeriggio S.Elia ha avuto come protagonisti maschere e carri allegorici per un carnevale che da tanti anni ormai non si festeggiava in questo modo. L'organizzazione è stata curata dalle associazioni locali, ognuna delle quali ha dato il proprio contributo alla buona riuscita e da quanto si legge sembra proprio che sia andata particolarmente bene. D'altra parte le associazioni di S.Elia sono sempre disponibili e si caratterizzano per una grande operosità. Tuttavia qualche perplessità ci rimane non tanto sull'evento di cui vanno solo riconosciuti i meriti quanto sulla sua promozione. In effetti ci si sarebbe aspettato che di una bella festa come quella realizzata, almeno ci fosse un manifesto nel capoluogo! Solo chi ha avuto l'opportunità di leggere l'articolo fatto da Mario Sei ha saputo della manifestazione, ma visto che la comunicazione online è ancora poco diffusa, ieri a Pentone ci si chiedeva cosa ci fosse a S.Elia! Dall'articolo citato inoltre si

Racconto: La nuova scuola (VII parte)

Il ghiaccio si era rotto e Giuseppe con la sua battuta aveva fatto ridere anche il supplente. I ragazzi cominciarono a capire che quell'insegnante non era come gli altri, ma proprio perchè molto giovane avrebbe potuto essere un loro fratello maggiore! Lo capirono anche quando disse loro il  contatto su facebook suscitando prima lo stupore perchè mai prima un docente si era rivelato così moderno, poi un'ulteriore risata per la solita battuta che partì dall'ultimo banco: - allora potremmo insultarvi anche via web? - sussurrò Giuseppe.

Prima nota di Salvatore Scalzo

Sono stato abituato a due cose nella mia vita:  a credere che l’impegno, lo studio e la determinazione ti portino lontano e a credere nei sogni. Oggi Catanzaro e la Calabria non si giocano una semplice sfida per la candidatura a sindaco. Oggi è una sfida ben più grande. Una sfida tra la speranza e la rassegnazione della nostra città. Tra il passato e il futuro. Esistevano due necessità in Calabria e particolarmente a Catanzaro: la capacità della politica di dare un segnale forte e inequivoco di cambiamento e la costruzione di un rinnovamento fondato sulla giovane età e su un progetto qualitativamente alto. Tutto questo è successo! Con coraggio e lungimiranza straordinari. Un moto di sorpresa, entusiasmo e commozione anima le coscienze di questa città da ieri. Lo abbiamo percepito sui più moderni social network, Facebook e Twitter, ma è stato sufficiente scendere a comprare il giornale in una delle vie di Catanzaro per capire che i Catanzaresi sono felici. Felici perché qualcosa si

MARZO 1821 - ODE E COMMENTO

MARZO 1821 Soffermati sull'arida sponda, Vòlti i guardi al varcato Ticino, Tutti assorti nel novo destino, Certi in cor dell'antica virtù, Han giurato: Non fia che quest'onda Scorra più tra due rive straniere; Non fia loco ove sorgan barriere Tra l'Italia e l'Italia, mai più!