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Visualizzazione dei post da febbraio 20, 2011

Vittorio Gassman legge il canto di Ulisse

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Altra settimana altra opera ancora recitata dal Mattatore. Questa volta è il turno della Divina Commedia e del suo I Canto.

Racconto: La nuova scuola (II parte)

Il cassetto della titolare era aperto e stranamente non c'era nulla. Il bidello però, che si era allontanato per modo di dire, ma era vigile su quello che il supplente avrebbe fatto, intervenne dicendogli che il cassetto chiuso dall'altra parte dell'armadietto era il suo e che avrebbe trovato la chiave in un bicchiere all'interno della biblioteca. In ogni scuola c'è infatti una regola per nascondere le chiavi oppure semplicemente per non far sparire documenti importanti come i registri. Il supplente aprì il cassetto e vi trovò registro, programmazione, i compiti in classe, le prove d'ingresso e qualche libro di testo. Generalmente dall'ordine si evince anche il carattere del possessore: la professoressa Tavano doveva essere molto precisa e attenta. Tutto era perfettamente al suo posto e poi il registro... maniacalmente compilato!

Racconto: La nuova scuola (I parte)

- Sono il supplente di italiano - disse il nuovo arrivato al primo collaboratore scolastico che si trovò davanti. Erano mesi che non lavorava e dopo l'ultima supplenza aveva quasi perso le speranze. Un sistema di reclutamento da oleare e delle riforme poco dalla parte di studenti e docenti avevano reso tutto più complicato. Ogni anno aspettare un incarico era diventato una chimera e adesso pure qualche giorno di supplenza è una fortuna.  Quando quella mattina era squillato il telefono e finalmente una scuola lo aveva chiamato stentava a crederci, ma si era subito organizzato per prendere servizio quello stesso giorno. Il paesino in cui si trovava la scuola era distante 70 chilometri ma da precario non si devono fare questi conti. Sbarcare il lunario e stare in classe sono i diktat da seguire!

Vita da precario

Questa è la società del precariato che costringe tante persone a sopravvivere e ad arrivare a fine mese senza un euro in tasca... quando naturalmente c'è da aspettare fine mese! Quanti infatti lavorano saltuariamente e chissà quale mese prendono uno stipendio?  In questa categoria sicuramente spiccano i docenti della scuola o forse sarebbe meglio dire ex scuola: a furia di decreti e di ammortizzatori sociali, infatti, sono ridotti proprio all'osso. La Gelmini ha poi dato il colpo di grazia con delle riforme che badano al portafoglio e non agli alunni e agli insegnanti. E' vero che la scuola italiana per tanto tempo è stata una vera e propria agenzia di collocazione, ma è anche vero che ridurla ai minimi termini come accade oggi è veramente da barbari. La cultura passa attraverso le ore interminabili in classe e soprattutto la crescita di un popolo si misura dal suo livello culturale. Negli altri paesi europei si privilegiano gli investimenti per la cultura e la pubblica is

Racconto: Il garibaldino (Ultima parte)

Nicola lo guardò con ammirazione. C'era ancora gente che credeva in qualcosa! L'Italia solo così poteva essere costruita e solo così poteva nascere un popolo unito. L'azione di guerriglia portata avanti dai mille era e doveva essere semplicemente la dimensione armata e  belligerante di ideali che dovevano invece attecchire le menti e i cuori. Nicola e Giuseppe pur provenendo da estrazioni sociali differenti avevano in comune l'idea di patria e di popolo e non importava se per realizzarle si doveva morire!

Racconto: Il garibaldino (VI parte)

Fecero un pezzo di strada prima di fermarsi per scambiare una parola. Nonostante non si conoscessero aveva agito fin dal primo momento con una sintonia pazzesca, ma era ora di presentarsi. - Mi chiamo Nicola- disse il giovane garibaldino porgendogli la suo mano piena dei segni del lavoro dei campi. - Io Giuseppe- rispose l'altro allungandogli la sua. Nicola non aveva mai sfiorato una mano così liscia, anche le donne infatti nel suo paese  avevano i calli, ma il duro lavoro che facevano era così evidente! Giuseppe notò che lo guardava strano come se volesse carpire qualcosa, ma non riusciva a capire bene cosa. - Tu non devi essere un contadino - riprese Nicola -  hai le mani troppo lisce - terminò.

Disagi interfamiliari... come affrontarli

 Il Gruppo famiglie MAMRE in occasione della festa della famiglia organizzata dalla Parrocchia di Pentone ha promosso il Convegno-dibattito “Disagi interfamiliari...come affrontarli” . Location dell’evento il Santuario della Madonna di Termine che da qualche tempo ha ripreso ad ospitare incontri di questa natura che coinvolgono la comunità pentonese e quelle limitrofe.

Taverna ancora vittorioso

  Il Taverna di Mister Dardano continua la sua marcia trionfale rifilando un secco 4-0 al malcapitato Cuturella. Partita senza storia che ha visto la netta affermazione del team presilano che con il contemporaneo pareggio del City Gimigliano allunga in classifica. Adesso i punti di vantaggio sulla più diretta inseguitrice sono dodici e quindi il prosieguo del campionato si fa proprio in discesa.

Racconto: Il garibaldino (V parte)

I borboni tiravano il prigioniero con la rabbia di chi deve eliminare il pericolo e forse avrebbero voluto affrettare i tempi. Temevano i soliti attacchi dei briganti che intervenivano ogni qualvolta un loro uomo veniva catturato, ma avevano timore anche dell'Eroe dei due mondi che aveva conquistato la Sicilia e adesso avrebbe attraversato lo Stretto. Nicola si sentiva parte dei mille o comunque avvertiva l'obbligo di aiutare il prigioniero! Le guardie erano tre e dunque avevano una superiorità numerica che impediva qualsiasi corpo a corpo. Il giovane però si era talmente calato nella parte che non ebbe alcuna difficoltà ad escogitare un piano. Fece in modo di far cadere dei grossi rami sulla strada così che impedisse loro di continuare il cammino. Due guardie allora, trovandosi di fornte quell'impedimento, cercarono di spostarlo. Un'altra guardia invece un poco più in disparte vigilava sul prigioniero. Era quello il momento di agire, ma con molta attenzione perchè se