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Visualizzazione dei post da gennaio 16, 2011

I LOVE PENTONE

Da ieri sera prima su questo blog e poi su facebook è comparso il gruppo I LOVE PENTONE. Ci sarà dunque uno spazio di cultura e informazione che avrà quale indiscusso protagonista il centro presilano. La scelta di creare questo spazio deriva dalla volontà di dare al nostro paese nel bene e nel male una vetrina più ampia di quella che ha attualmente. Non ci sarà solo il punto di vista dell'autore, ma come sempre gli utenti potranno interagire commentando e proponendo le loro opinioni. Vi sarà sempre spazio per gli interventi di chiunque voglia dare il proprio contributo. Non mancherà oltre all'informazione anche la cultura. L'obiettivo primario di questo blog è appunto promuovere la kultura come interesse, coinvolgimento  e iniziativa e quindi I LOVE PENTONE non potrà sottrarsi a questa scelta. Come si diceva gli utenti possono intervenire, ma devono firmare: non sarà infatti in alcuno modo pubblicato l'intervento anonimo. Ognuno dovrà perciò avere contezza di quanto vuo

spaziokultura: ANTROPOLOGIA E GIOCO (I parte)

spaziokultura: ANTROPOLOGIA E GIOCO (I parte)

spaziokultura: QUALUNQUAMENTE

spaziokultura: QUALUNQUAMENTE

ANTROPOLOGIA E GIOCO (I parte)

L'antropologia del gioco nasce e si sviluppa molto più tardi dell'affermazione teorica e pratica dell'antropologia culturale propriamente detta. Nonostante ogni epoca, ogni civiltà, abbia prodotto significativi esempi di giochi, gli antropologi "ufficiali" per molto tempo hanno trattato di ludico solo superficialmente e raramente con quell'attenzione che invece avrebbero potuto dedicargli. Comunque sia, il gioco associato ad attività paramilitari, praticato per conservare la forma fisica, o ancora quale semplice passatempo, è presente in numerosi esempi di riferimento. Huizinga, uno dei grandi teorici del gioco afferma che il gioco è un operatore decisivo di ogni cultura (...). La cultura sorge in forma ludica. Parlare di gioco significa perciò guardare la storia da un osservatorio particolare: quello dell'universo ludico. Alcuni antropologi del passato hanno parlato però di ludico anche se non in maniera adeguata. Il gioco in questi casi era considerato

QUALUNQUAMENTE

Uscirà domani nelle sale cinematografiche italiane il nuovo film di Antonio Albanese, "Qualunquemente". Gia impazza però il video e l'audio della colonna sonora, "Onda calabra", cantata dallo stesso protagonista, e di cui sono autori Il parto delle nuvole pesanti. Cetto LaQualunque alias Albanese, nato ormai nel 2003 nella trasmissione Non c'è problema e dopo le performance in Che tempo che fa, si presenta nei cinema raccogliendo la sfida lanciata da Checco Zelone per primeggiare in comicità e divertimento. Il politico impersonato da Albanese incarna lo slogan "pilu pe tutti", divenuto ormai il ritornello della satira politica attuale. Quanti politici infatti potremmo ritrovare in questa maschera cinematografica? Cetto Laqualunque torna nel proprio paese d'origine, Marina di Sopra, dopo un periodo di latitanza, e per impedire che la mannaia della giustizia lo colpisca decide di candidarsi alla carica di sindaco. Il suo programma elettorale è

Qualunquemente (Onda Calabra) - Cetto La Qualunque

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LA LINGUA COME SISTEMA

In questo nostro percorso grammaticale innanzitutto chiediamoci e definiamo cos'è una lingua. Sembra facile iniziare così, ma le definizioni sono sempre le più complicate. Facciamoci allora aiutare dalla "Grammatica Italiana" della Zanichelli, laddove si dice che  la lingua è composta da un insieme di elementi tra loro indipendenti; ciascun elemento ha un valore e un funzionamento in rapporto al valore e al funzionamento degli elementi che gli sono vicini. Lo strutturalismo infatti considera la lingua come un insieme di sistemi che sono in stretta relazione tra di loro. I sistemi di riferimento sono quello fonologico , quello morfologico-sintattico e quello lessicale.  La combinazione di questi sistemi ci permette di utilizzare una certa lingua; più sono complicati i sitemi di riferimento più è dificile l'utilizzo corretto della lingua stessa.  Il sistema fonologico si poggia sui fonemi ; quello morfologico-sintattico sui morfemi ; quello lessicale  sui lessemi.

GRAMMATICA CORRETTA (II parte)

Il web dunque sta modificando anche le nostre abitudini linguistiche e la nostra, spesso superficiale, attenzione grammaticale. Qualcuno a questo punto potrebbe obiettarmi l'utilizzo dei linguaggi sintetici dove difficilmente si dovrebbero commettere errori grossolani. Ed invece spiacente per chi vorrebbe nascondersi dietro quella simbologia, anche in questo caso l'orrore si presenta e talvolta diventa sinonimo di disattenzione totale. Con i linguaggi sintetici, caratteristici della nostra società tecnologica, il pericolo di una e confusa con una è esiste e si aggiunge allo scambio, per esempio, di una certa simbologia con un'altra! Insomma la grammatica è sempre, per fortuna, la cara vecchia grammatica e guai a trascurarla. Il consiglio è quindi quello di dedicarsi all'approfondimento soprattutto scolastico così da evitare deficit tali da procurarsi sonore derisioni. La cattiva scrittura come la cattiva espressività orale sono come un vestito trascurato e sporco che pu

GRAMMATICA CORRETTA (I parte)

Non siamo certamente tra i banchi di scuola, anche se la cosa per alcuni non guasterebbe, ma stamane il mio post vuole occuparsi di grammatica. Ebbene si questa sconosciuta che sta passando persino la prova internet! Chissà quanti di voi ricordano professori noiosi che dell'analisi grammaticale, delle forme corrette di scrittura, delle forme verbali, hanno fatto i loro cavalli di battaglia! Per fortuna questi esemplari di docenti non si sono estinti e la scuola continua a fare un buon servizio alla nostra lingua. La grammatica oggi, fuori dai confini scolastici, sta tornando prepotentemente di moda. So che dire così significa rischiare di banalizzare su un argomento che non ne ha proprio bisogno, ma vorrei soffermarmi su tutte quelle applicazioni in cui necessita un linguaggio grammaticalmente corretto. Questa necessità poi, non è più quella imposta dagli insegnanti, ma noi stessi siamo diventati più esigenti. Un esempio? Quanti si fanno una sana risata quando ricevono un sms con e

PRIMO MESE DI SPAZIOKULTURA

Oggi è esattamente un mese che è nato questo blog. Sebbene il tempo è ancora troppo poco per intrappolarsi in facili giudizi, ciò che vorrei sottolineare è che quest'avventura mi ta davveo prendendo tanto tempo! Non significa però che si tratta di tempo perso anzi, quando mi preoccupo di curare i vari contenuti, la forma e la struttura, in realtà il tempo vola perchè lo faccio con estremo piacere e tanta motivazione. Non mi rendo conto se le quasi 600 visite finora avute siano tante o poche, ma se penso ad un blog come ad una piazza tradizionale, difficilmente si possono incontrare tante persone! Sono convinto che ogni giorno devo migliorare, anche perchè la kultura necessita di un divenire continuo e motivato. Qualcuno mi ha anche detto che appunto la kultura non attira tanta gente come con altri temi, ma il mio obiettivo iniziale, che ancora oggi rimane tale, è quello di fare cultura, non importa se con una persona o con mille. Quello che conta è che  qualcuno sta leggendo, qualc

LO SPORT E' CULTURA

Chi legge questo post non deve storcere il naso di fronte a quest'affermazione! Sport e cultura non sono affatto termini antitetici, anzi c'è una simbiosi che purtroppo spesso sfugge, ma esiste ed è reale. La cultura non è per caso anche una serie di norme e comportamenti che caratterizzano certi individui? e lo sport non è anche questo? Fare sport in senso sano e agonisticamente corretto significa avere una certa cultura sportiva. Cosa significa? Beh innanzitutto che ci deve essere la cultura dell'allenamento e del sacrificio. Chi non pratica una disciplina sportiva non può capire quanta "testa" ci vuole per essere al top: sedute giornaliere di attività varie, rinunce ad ogni livello, sacrifici spesso incomprensibili! Eppure lo sport si ama e non si mette in discussione l'impianto su cui poggia. Il fair play poi non è anche cultura? Quanti sono disposti ad accettare un torto arbitrale senza colpo ferire? Quanti accettano una sconfitta complimentandosi con l&#