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Visualizzazione dei post da gennaio 1, 2017

Sfida

Un termine tanto abusato nel nostro parlato è sfida forse perdendo pure di vista il vero significato. Ognuno di noi ha o ha avuto una sfida da portare avanti spesso con abnegazione, passione, ma altrettanto spesso assumendo un impegno e non riuscendo a portarlo a termine. Realizzare una sfida, specie quando si tratta di imprese personali, è davvero difficile se non si ha testa e cuore per portarla avanti, mettiamoci pure la necessaria costanza e capiamo bene perchè non tutti vi riescono. Ma stamane voglio chiedermi che senso avrebbe la nostra vita se non avessimo sempre una sfida per cui vale la pena lottare! Imprese che poi ognuno valuta a proprio piacimento nel senso che magari  un individuo mira semplicemente a tenersi in forma, un altro a realizzare più soldi, un altro ancora a vivere bene, e chi ne ha più ne metta: ciò che conta è che siano importanti per noi stessi. Ecco perchè a questo punto punterei l'attenzione su un altro valore che è implicito in una sfida, ma che è

Avviso di garanzia

Dopo due giorni di riflessioni più generiche e che comunque hanno suscitato un certo interesse testimoniato dalle svariate visualizzazioni, vorrei oggi dedicare un pò del mio tempo ad una tematica di stretta attualità: il valore di un avviso di garanzia .  E' proprio di questi giorni infatti la polemica relativa al codice etico dei pentastellati che appunto a proposito di avviso di garanzia ritengono che non implica gravità. Tale affermazione condivisibile nella forma e nella sostanza in realtà al di là dell'uscita specifica, mi ha fatto riflettere su come si interpreta un tale provvedimento al giorno d'oggi. Intanto ho pensato che è considerato quasi normale per non dire fisiologico ricevere un avviso di garanzia quando si è impegnati nella gestione della cosa pubblica: ma è proprio così? E' vero che chi amministra ha spesso le mani in pasta in tante situazioni al limite, ma è anche vero che la stragrande maggioranza dei nostri amministratori non ha mai ricevuto qu

Comunità condivisa

 Giusto nei giorni scorsi mi sono ricordato che questo blog, iniziato come un gioco, tira da circa 6 anni. Nato da un'idea innovativa di comunicazione, con il passare del tempo è diventato anche una specie di diario in cui sono stati annotati diversi fatti che hanno caratterizzato la nostra comunità. Rileggendo i post più datati, viene subito alla luce infatti una sorta di promemoria che grazie a spazikultura ho avuto modo di realizzare e oggi di offrire a quanti, di memoria corta, dimenticano troppo facilmente. Rileggendo quà e là in effetti ho potuto ripercorrere mentalmente tante tappe che obiettivamente anche io avevo dimenticato.  Ho ritrovato in particolar modo alcune riflessioni dettate da circostanze che oggi abbiamo superato, ma tante altre riflessioni riguardano invece problematiche e situazioni che sono rimaste invariate. Mi verrebbe quasi quasi da dire che nel nostro piccolo centro tutto cambia per rimanere uguale! Pensate un poco ad alcuni eventi degli ultimi anni

BUONI PROPOSITI

Quando di solito inizia un nuovo anno, messo alle spalle tutto ciò che abbiamo appena lasciato spesso con tanto entusiasmo, si pensa a quello che verrà, a quello che sarà, ma anche a quello che saremo. I buoni propositi in particolar modo fanno a pugni fino a contendersi il primato del più importante e persino del più difficile da realizzare. Non è infatti così semplice pensare a dei propositi, ma è ancor più complicato certamente metterli in pratica. In questi giorni quindi in tanti si sono divertiti a promuovere o a bocciare l'anno appena passato, facendo improbabili resoconti, o peggio ancora buttando tutto dalla finestra come a liberarsi di tante zavorre.  Forse proprio  questo si rileva uno dei maggiori errori che si possano commettere!  In che senso direte... se noi cancelliamo, rimuoviamo e scordiamo tutto ciò che è stato, di sicuro correremo ancora il rischio di sprecare l'ennesimo anno, senza realizzare appunto buoni propositi. La cosa migliore invece è ripensare