Comunità condivisa

 Giusto nei giorni scorsi mi sono ricordato che questo blog, iniziato come un gioco, tira da circa 6 anni. Nato da un'idea innovativa di comunicazione, con il passare del tempo è diventato anche una specie di diario in cui sono stati annotati diversi fatti che hanno caratterizzato la nostra comunità. Rileggendo i post più datati, viene subito alla luce infatti una sorta di promemoria che grazie a spazikultura ho avuto modo di realizzare e oggi di offrire a quanti, di memoria corta, dimenticano troppo facilmente. Rileggendo quà e là in effetti ho potuto ripercorrere mentalmente tante tappe che obiettivamente anche io avevo dimenticato. 
Ho ritrovato in particolar modo alcune riflessioni dettate da circostanze che oggi abbiamo superato, ma tante altre riflessioni riguardano invece problematiche e situazioni che sono rimaste invariate. Mi verrebbe quasi quasi da dire che nel nostro piccolo centro tutto cambia per rimanere uguale!
Pensate un poco ad alcuni eventi degli ultimi anni per  rendersi conto che è proprio così: spesso ho trattato di anonimato, oggi è superato? tante altre volte ho parlato di divisioni, oggi sono state conciliate? altrettanti post ho dedicato all'individualsismo, forse è stato accantonato? 
Insomma potrei continuare l'elenco per dimostrare come  sono anni che ci caratterizziamo per alcuni tratti comunitari che non si riesce a superare, anche se il mio più atroce dubbio è che non si vogliono poi nemmeno tanto superare!
Probabilmente è proprio così perchè, pur cambiamdo i protagonisti e le vicende, gli atteggiamenti rimangono identici al passato: non c'è perciò tanto da meravigliarsi se diamo fiato a chi alimenta tutto questo. 
Soluzione? Prima di tutto bisognerebbe capire se si vuole la soluzione, ma una via potrebbe essere un'idea condivisa di comunità che sia però concreta e non astratta e utopica come spesso si disegna: solo così, e sempre forse, potremmo uscirne.

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