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Visualizzazione dei post da 2017

Scarponi ancora in gruppo

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La riconoscenza per un uomo ed un campione non finisce mai. Ma non è sempre così. Ci sono però situazioni particolari e coinvolgenti. Ci sono emozioni e passioni. Tutto questo è Michele Scarponi. L'Aquila di Filottrano, scomparso a causa di un tragico incidente automobilistico, è ancora presente nel gruppo. E il Giro d'Italia appena iniziato sta dando prova di grande sensibilità.  Su tutti però l' Astana , la squadra per cui gareggiava l'indimenticabile Michele. La squadra kazaka infatti sta omaggiando il suo campione in maniera davvero emozionante.   La prima dimostrazione di affetto e di omaggio imperituro ha riguardato la scelta di partecipare alla competizione rosa in 8 . Lasciando quindi libero il posto che doveva essere dello sfortunato corridore.  Poi la voglia di portarsi Scarponi durante tutto il Giro d'Italia. Un suo poster infatti campeggia sugli autobus Astana.  Un omaggio ancora che tutta la carovana ha voluto tributargli. Un video c

Morire a 13 anni

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Si può morire per un selfie ? Questo l'interrogativo tragico che la scomparsa di un ragazzo di appena 13 anni sta proponendo in queste ore post incidente.  Sembrerebbe ancora non confermata la versione del selfie, ma semplicemente pensare che è morto un tredicenne per uno stupido gioco, qualunque esso sia stato, è davvero sconcertante. Pensare che poche ore prima spensieratamente, come solo un ragazzo di quell'età sa fare, Leandro , questo il nome della vittima, magari rincorreva un pallone o giocava a nascondino ed è poi andato a finire sotto un treno , mette un'angoscia pazzesca. Lì ci poteva essere un nostro figlio, un nostro nipote a cercare di fare la foto o più probabilmente a sfidare il destino incosciamente, ecco perchè non possiamo fare finta di niente. Leandro non è solo la vittima di un gioco, ma è ognuno dei nostri ragazzi che non riescono a vivere la loro fanciullezza con la serenità con cui magari siamo cresciuti noi. Un tempo piuttosto che un

Kairos pentonese

Oggi vorrei riproporre una riflessione che feci circa 4 anni addietro e che mi è sembrata tanto attuale. La intitolai così come sto facendo ora per continuare a riproporvi il termine Kairos... il tempo speso bene... Da quando ho creato questo blog ho sempre sognato di aprire con un post straordinario per interesse e coinvolgimento, ma finora non ci sono mai riuscito. Ho sempre cercato di stare sulla notizia, di essere obiettivo, di dare voce a tutti, ma non sono riuscito a realizzare il mio sogno. Sarebbe troppo lungo disquisire sui probabili perchè di quest'insuccesso, ma per il momento mi basta credere che prima o poi arriverà questo famigerato post. Intanto vorrei riproporre una riflessione che mi è stata inviata e che mi ha fatto tanto pensare. L'argomento che mi si proponeva è come operare in un contesto per certi versi poco stimolato come l'attuale Pentone. La proposta è di quelle serie e realmente innovativa anche se di facile realizzazione. Si parte

Sfida

Un termine tanto abusato nel nostro parlato è sfida forse perdendo pure di vista il vero significato. Ognuno di noi ha o ha avuto una sfida da portare avanti spesso con abnegazione, passione, ma altrettanto spesso assumendo un impegno e non riuscendo a portarlo a termine. Realizzare una sfida, specie quando si tratta di imprese personali, è davvero difficile se non si ha testa e cuore per portarla avanti, mettiamoci pure la necessaria costanza e capiamo bene perchè non tutti vi riescono. Ma stamane voglio chiedermi che senso avrebbe la nostra vita se non avessimo sempre una sfida per cui vale la pena lottare! Imprese che poi ognuno valuta a proprio piacimento nel senso che magari  un individuo mira semplicemente a tenersi in forma, un altro a realizzare più soldi, un altro ancora a vivere bene, e chi ne ha più ne metta: ciò che conta è che siano importanti per noi stessi. Ecco perchè a questo punto punterei l'attenzione su un altro valore che è implicito in una sfida, ma che è

Avviso di garanzia

Dopo due giorni di riflessioni più generiche e che comunque hanno suscitato un certo interesse testimoniato dalle svariate visualizzazioni, vorrei oggi dedicare un pò del mio tempo ad una tematica di stretta attualità: il valore di un avviso di garanzia .  E' proprio di questi giorni infatti la polemica relativa al codice etico dei pentastellati che appunto a proposito di avviso di garanzia ritengono che non implica gravità. Tale affermazione condivisibile nella forma e nella sostanza in realtà al di là dell'uscita specifica, mi ha fatto riflettere su come si interpreta un tale provvedimento al giorno d'oggi. Intanto ho pensato che è considerato quasi normale per non dire fisiologico ricevere un avviso di garanzia quando si è impegnati nella gestione della cosa pubblica: ma è proprio così? E' vero che chi amministra ha spesso le mani in pasta in tante situazioni al limite, ma è anche vero che la stragrande maggioranza dei nostri amministratori non ha mai ricevuto qu

Comunità condivisa

 Giusto nei giorni scorsi mi sono ricordato che questo blog, iniziato come un gioco, tira da circa 6 anni. Nato da un'idea innovativa di comunicazione, con il passare del tempo è diventato anche una specie di diario in cui sono stati annotati diversi fatti che hanno caratterizzato la nostra comunità. Rileggendo i post più datati, viene subito alla luce infatti una sorta di promemoria che grazie a spazikultura ho avuto modo di realizzare e oggi di offrire a quanti, di memoria corta, dimenticano troppo facilmente. Rileggendo quà e là in effetti ho potuto ripercorrere mentalmente tante tappe che obiettivamente anche io avevo dimenticato.  Ho ritrovato in particolar modo alcune riflessioni dettate da circostanze che oggi abbiamo superato, ma tante altre riflessioni riguardano invece problematiche e situazioni che sono rimaste invariate. Mi verrebbe quasi quasi da dire che nel nostro piccolo centro tutto cambia per rimanere uguale! Pensate un poco ad alcuni eventi degli ultimi anni

BUONI PROPOSITI

Quando di solito inizia un nuovo anno, messo alle spalle tutto ciò che abbiamo appena lasciato spesso con tanto entusiasmo, si pensa a quello che verrà, a quello che sarà, ma anche a quello che saremo. I buoni propositi in particolar modo fanno a pugni fino a contendersi il primato del più importante e persino del più difficile da realizzare. Non è infatti così semplice pensare a dei propositi, ma è ancor più complicato certamente metterli in pratica. In questi giorni quindi in tanti si sono divertiti a promuovere o a bocciare l'anno appena passato, facendo improbabili resoconti, o peggio ancora buttando tutto dalla finestra come a liberarsi di tante zavorre.  Forse proprio  questo si rileva uno dei maggiori errori che si possano commettere!  In che senso direte... se noi cancelliamo, rimuoviamo e scordiamo tutto ciò che è stato, di sicuro correremo ancora il rischio di sprecare l'ennesimo anno, senza realizzare appunto buoni propositi. La cosa migliore invece è ripensare