Entro il 2018 stabilizzati i precari

L'interrogazione parlamentare di ieri fatta da IDV al Ministro della Pubblica Istruzione non ha dato quelle risposte che i 220.000 precari si attendevano. Ancora una volta la Gelmini è evasiva e pure provocatoria quando afferma che "entro il 2018 saranno stabilizzati tutti i precari". La cosa migliore che avrebbe potuto fare era di prodursi di fronte al Parlamento con una bella richiesta di immissione in ruolo già formulate al Ministro del Tesoro. Qualcuno ritiene che avrebbe potuto promuovere il ruolo per 30.000 precari, ma a fronte degli 80.000 pensionamenti già in cantiere l'asticella potrebbe essere spostata fino a 50.000 che poi in fondo altro non sono che una delle trance promesse dall'allora Governo Prodi. Non dimentichiamoci poi che ad oggi ancora non si sa quando sarà possibile aggiornare le graduatorie e questo dopo mesi in cui le stesse erano state bloccate! La stabilizzazione dunque entro il 2018 sembra proprio una presa per i fondelli se si pensa semplicemente che quest'anno si perderanno circa altri 20.000 posti e nella sola Calabria la percentuale di tagli supera di gran lunga quella nazionale. Insomma fino al 2018 tutti quei docenti che non hanno o che non avranno più il lavoro che fine faranno? Poi ancora le nuove norme di reclutamento tante sbandierate quando saranno pronte?
Il precariato non fa più dunque parte dell'agenda politica nazionale o il Ministro e i vari governi che si sono succeduti credono di poter fare sulle nostre spalle per tanto tempo ancora il bello e il cattivo tempo?
Siamo stanchi! Siamo stufi! Esistiamo!
Siamo  sempre noi  quei docenti che forse un giorno avranno a che fare con un futuro Ministro con il quale ci si lamenterà di tutti i sacrifici, delle ristrettezze economche e che poi una volta avuto il posto di merito si dimenticherà del suo maestro di vita!
Noi siamo con pregi e difetti maestri di vita!

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