Arrovescio

Da qualche tempo per lavoro frequento un paese bello e importante, spesso agli onori della cronaca per la sua straordinaria ospitalità, Badolato. Quando ci sono andato per la prima volta ero curioso di scoprirlo come già avevo fatto con altri borghi, ma soprattutto mi interessava conoscere questo straordinario aspetto dei badolatesi, la solidarietà. Man mano che ho cominciato ad apprezzare i luoghi, ho capito che Badolato è molto di più di quello che io mi aspettavo, così ho cominciato a scoprire alcune belle novità. Poi un giorno mi sono imbattuto in un manifesto che promuoveva la presentazione di un libro, "Arrovescio" di Francesca Chirico. Non ho perso tempo allora e l'ho subito comprato. Quest'opera ha vinto il Premio Nazionale per opere inedite "Parole nel vento" 2010 e racconta romanzando una vicenda realmente accaduta. Il 13 ottobre 1950 infatti duecento lavoratori con pale e picconi si rivoltano contro chi non voleva, per tutelare i propri interessi, costruire una strada vera al posto di una vecchia mulattiera lungo la collina di Gianbartolo. Tre mesi di duro lavoro e di sostanziale coraggioso "arrovescio" e la strada sorge per come l'avevano sempre sognata i badolatesi. L'autrice, Francesca Chirico, si definisce contastorie e quindi non pretende di narrare fatti storici, ma degli stessi ne dà una versione romanzata, interessante e significativa. E' la storia di una comunità che si ribella ai poteri acquisiti, all'interesse del singolo e che invece lotta insieme per un sogno. "Arrovescio" è proprio questo: la narrazione di un sogno divenuto realtà. Una miscela di emozione, speranza e di dolore che non prevalgono l'uno sull'altro, ma che coesistono rendendo il tutto strettamente collegato. La lettura mi ha preso così tanto che ho faticato davvero a fermarmi e mi ha certe volte annebbiato la vista non permettendomi di scindere romanzo e storia. Per i grandi autori si parlerebbe di verosimiglianza, ma è proprio il termine che descrive meglio quest'opera. Oggi, sebbene sia passato più di mezzo secolo da allora, credo che ogni giorno che raggiungo Badolato lo faccio con il piacere di chi ha apprezzato uno splendido affresco storico-creativo. Guardo ogni tanto verso quei luoghi e mi sembra di sentire le voci di quanti sono protagonisti di "Arrovescio" e furono realmente interpreti di quei fatti. Un libro insomma che rende merito alla storia di questi uomini e di questo centro.

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