Scalzo e Iiritano

 La libreria Don Chisciotte di Catanzaro Lido ha ospitato la presentazione ufficiale per il Partito Democratico di Massimo Iiritano. “Presentare la mia candidatura tra i libri significa rappresentarmi e dare voce al mio impegno culturale”, così esordiva il filosofo, saggista e docente di Lettere che dopo molti tentennamenti ha deciso di affiancare Salvatore Scalzo nella corsa per le amministrative.

 In effetti l’ambiente scelto è l’ideale per chi ha deciso di candidarsi per dare il proprio contributo nel settore che lo appassiona e a cui vuole dare la giusta centralità, la cultura appunto. Accompagnato da tanti amici e dalla sua famiglia l’aspirante candidato ha fatto gli onori di casa: vi facevano bella mostra i suoi libri e l’immancabile programma della sua coalizione. A presentarlo i suoi amici Nunzio Belcaro e Nicola Chiriano che hanno evidenziato l’importanza della discesa in campo di questo intellettuale prestato alla politica o come lui stesso si è definito “amante della politica della parola e del confronto.” Mentre un emozionato e appassionato Chiriano prendeva la parola irrompeva Salvatore Scalzo che reduce dai suoi tanti impegni elettorali non voleva mancare a quest’appuntamento. Il candidato a sindaco per il centrosinistra ha sottolineato come con Iiritano esista la condivisione di un percorso ideale che parte dalla saldatura tra due mondi: quello di chi resta nella nostra terra per cercare di migliorarla, e quella di chi parte per migliorarsi, ma con la voglia di fare il meglio per restituirlo alla terra natia. Scalzo ha inteso richiamare i presenti a non disperdere il capitale umano “che è la più grave perdita della nostra regione”, così come a tendere alla cooperazione cercando di realizzare sforzi collettivi. Il giovane candidato si è soffermato poi sul programma elaborato come mai prima con la collaborazione di molti catanzaresi: “1 catanzarese su 38 ha partecipato con le sue idee alla realizzazione dei 100 punti programmatici.” Iiritano a questo punto ha ripreso la parola riflettendo sulla politica del dire e del fare che non può prescindere dal sano confronto dialettico; una politica che va rivalutata se tanti stanno alla finestra. Il filosofo seguace di Squinzio ha infine ripreso il concetto espresso da Chiriano, “compagni di cammino”, riferendosi a quanti stanno lavorando all’elezione di Salvatore Scalzo.
                                                                                                          da infooggi a cura di Vincenzo Marino

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