Michele e Cecè: la Banda

Se qualcuno pensa che cerco sempre di raccontare le storie negative di Pentone si sbaglia perchè oggi voglio fare esattamente il contrario. Voglio parlare di una storia che personalmente mi fa tanto piacere come credo ai tanti pentonesi attaccati al nostro paese e alle sue tradizioni. 
C'era una volta una Grande Banda Musicale che si faceva apprezzare ovunque andasse. Per molto tempo è stata tra i concerti bandistici migliori della nostra regione. Poi un inevitabile declino, ma sempre una tradizione da alimentare e trasmettere alle generazioni future. Tra i tanti che hanno cercato di fare ciò, una menzione particolare va a Vincenzo Capicotto alias "Cecè". Dire banda a Pentone per tanto tempo ha significato ricordare quest'uomo simpatico e appassionato di musica fin all'estremo. Per lui la Banda non era solo una tradizione, una passione, ma la vita stessa. Quando improvvisamente e silenziosamente Cecè ci lasciò sembrò che una parte della sua creatura se ne fosse andata con lui. La Banda con la sua dipartita aveva perso il garante della sua continuità che a furia di rimbrotti era riuscito sempre ad ottenere. Ma la storia ci insegna che spesso anche i finali più tristi possono cambiare e consegnarci delle belle stranezze.
Circa vent'anni dopo dalla morte di "Cecè" la stessa banda sta preparandosi ad affrontare le elezioni del presidente. Tra i candidati compare un nome e un cognome che a tanti non dirà nulla: Michele Capicotto. A tanti appunto, ma non ai pentonesi che sanno benissimo chi è!

Michele Capicotto è il figlio di "Cecè". Il cerchio a questo punto si chiude: proprio Michele è stato eletto presidente della banda. Come nella più bella delle fiabe il nuovo presidente è anche il continuatore di una grande tradizione di famiglia che lo ha visto già "musicante". Michele Capicotto allora non è solo un presidente, ma a questo punto è il Presidente. Nel Paradiso dei musicisti "Cecè" con il suo basso in spalla starà suonando a festa rallegrandosi per cotanto onore e anche finalmente per un lieto fine.
Caro Michele però attenzione perchè adesso avrai la grande responsabilità di onorare il tuo ruolo e di tenere fede agli insegnamenti e alla passione del tuo compianto papà.  La Banda e la tradizione musicale vanno alimentate e oggi più che mai bisogna darsi da fare per essere ancora apprezzati e stimati

Commenti

  1. di A.M.

    Ieri, dopo la processione del Cristo Risorto accompagnato dalle marce della banda Musicale Città di Pentone, il neo eletto Presidente Michele Capicotto, ha dato vita ad un rinfresco per l'intero corpo Bandistico e per i simpatizzanti, festeggiando la sua elezione. Immancabilmente la memoria corre a ritroso, rinverdendo i fasti di una realtà a noi tanto cara e racchiusa nella onorata divisa che contraddistingue la compagine che ha cadenzato la nostra storia. Cecè Capicotto è stato e rimarrà per sempre un fautore, un creatore, uno stimolatore del gruppo e non solo per passione ma anche per esigenza di vita; non scordiamoci che una Banda viene retribuita per le sue prestazioni e questo significa anche vantaggio economico. Gli anni verdi, oramai aridi, che ci riportano a tempi immemori sono stati sempre forieri di integrazione economica a dimostrazione che la passione, l'attaccamento alla musica ha saputo diluire 2 aspetti fondamentali del vivere sociale cioè: soddisfazione morale e appagamento economico. Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di tali soddisfazioni e Cecè, insieme ad altri, ne sono stati l'esempio e la via. Bisogna rifondare questi principi e credo che lo sforzo di Michele debba essere rivolto in tale direzione affinché quello che è stato continui ad essere.
    Della nostra amata Banda potremmo spendere parole a iosa, ma poco contano i ricordi mentre diventa impellente la rinascita di una risorsa socio-economica quale è il corpo in discussione. Cecè onorava le nostre tradizioni al pari di tante altre tradizioni radicate nell'intero territorio calabrese approdando anche in terra sicula (almeno per quello che so io) e questo impegno è stato motivo di orgoglio pentonese, di soddisfazioni personali, di viaggi e scoperte di altre realtà, di nuove amicizie e di incontri. Detto ciò, l'augurio che voglio fare a Michele è che questo orgoglio possa ancora rinnovarsi e perpetuarsi ancora prima che sia troppo tardi.

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  2. Mettere qualche foto no???

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