25 aprile insieme

25 Aprile 2011: sono passati esattamente 66 anni dalla fine del secondo conflitto mondiale ed oggi più che mai necessita ricordare quanto successe e i valori su cui si fondò la rinascita democratica del nostro paese. Serve appunto rinverdire la memoria collettiva del popolo italiano che non può accettare per esempio tutti gli attacchi strumentali che provengono da alcuni partiti e che hanno solo carattere distruttivo. Bene ha fatto il nostro Presidente della Repubblica che ancora una volta ha richiamato tutti gli italiani ai valori che ispirarono i padri della Patria nel Risorgimento prima e nella Resistenza poi.
L'Italia moderna si è fondata sulle ceneri di un regime che fu il principale alleato di Hitler e che pagò più di tutti questo schieramento. Una nazione rinata sui valori dell'antifascismo e che oggi è in forte difficoltà di fronte alle mire secessioniste di chi ha dimenticato morti e sacrifici. Per fortuna tanti italiani stanno riscoprendo cosa significa essere italiani nel XXI secolo e dunque si stanno ergendo a garanti di una grande storia e di una grande nazione!
C'è gente però che fatica ad indossare e a sventolare il tricolore e gli preferisce un isolato e insignificante verde! Cosa significa tutto ciò?
Forse che non siamo più un popolo o che peggio ancora non vogliamo esserlo?
Non è così! Noi abbiamo e dobbiamo avere il senso dello Stato e della nostra Italia che in tutto vanta una riconoscibile primogenitura. Noi siamo una nazione che deve guardare al futuro con ambizione e prospettiva, ma lo dobbiamo fare insieme. L'Italia solo così può aspirare ad essere ancora una nazione moderna e importante. Chi ci guarda dall'esterno deve riconoscere in noi quelle caratteristiche che ci sono tipiche: coraggio, altruismo, creatività e passione. Oltre ad essere un popolo di santi, poeti e navigatori dobbiamo essere anche un popolo che insieme costruisce il proprio futuro!

Commenti

  1. Continuando a festeggiare questa data, non facciamo altro che rinnegare il nostro passato consegnando il nostro futuro a culture d'oltre oceano che al tempo dell'impero romano ignoravano la scrittura, quando invece noi potevamo allietare le nostre menti con orazio virgilio e catullo. Io non festeggio il 25 Aprile. Per me è solo un giorno nel quale ricordo con profonda tristezza le migliaia di vittime che provarono invano a difendere la nostra nazione dalle invasioni "barbariche" e da compatrioti influenzati dalla corrente comunista. Prima festeggiamo i 150 anni dell'unità nazionale e adesso continuiamo a far sentire importante un popolo che almeno io guardo con un sovrano disprezzo. 25 Aprile lutto nazionale.
    F.R

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