Cogito ergo sum

Dire sempre ciò che si pensa è una delle conquiste più straordinarie che possiamo vantare e proprio per questo dobbiamo esservi fedeli. Spesso infatti ci capita di pensare una cosa e magari dirne un'altra o almeno non dire esattamente ciò che si ha in mente!
Per ambiguità forse o semplicemente per evitare di essere pesanti e offensivi? Non lo so, è questo che mi piacerebbe chiedervi, cari spaziokultori che mi seguite con tanta attenzione.
La domanda quindi è: è utile dire ciò che si pensa sempre?
Per quanto mi riguarda non credo che si possa parlare tanto di utilità quanto di opportunità. Ci capita infatti di trovarci di fronte a delle persone che magari raccontano di tutto e di più, e abbiamo la voglia di intervenire e persino di confutare ogni loro parola, ma non lo facciamo spesso solo perchè pratichiamo la buona educazione e non abbiamo alcuna voglia di litigare. 
Certe volte invece facciamo di tutto pur di dire la nostra e soprattutto di liberare il nostro pensiero anche a rischio di cadere in tentazione. Credo che dipenda molto dalle situazioni, dalle contingenze e dagli interlocutori.  La buona prassi però sarebbe quella di far coincidere pensieri e parole non tanto per chi ci sta di fronte, quanto per rispetto prima di tutto di noi stessi. Che fatica non parlare serenamente e ricorrere a tutte le strategie possibili pur di non scoprirsi!
Che fatica recitare una parte che non è nostra e interpretare un ruolo che ci sta stretto. 
Cari spaziokultori che ne dite se ci impegnamo comunemente a dire ciò che pensiamo?
Visto che da qualche mese siamo in parecchi sarebbe già un bel risultato che cominciassimo noi.
Kultura significa anche libertà di pensiero e di parola e in tal senso il processo di acculturazione deve essere totale. L'inganno che si cela dietro ogni nostro termine deve essere scoperto e deve viceversa essere visibile ciò che siamo attraverso il nostro pensiero. Parola d'ordine dunque "Cogito ergo sum": noi siamo perchè pensiamo e dunque diciamolo liberamente.

Commenti

Post popolari in questo blog

Intervista a Giovanni Verga

“San Vitaliano Disvelato” di Cesare Mulè

Pentone è ben altro