Parole al vento

Cari spaziokultori qualche giorno fa ho pubblicato una nota pervenutami da "Alternativa democratica" in cui si richiedeva la demolizione della struttura presso la Villetta comunale. Proprio a quella nota sono pervenuti dei commenti da parte di Rosario Rubino, che propone delle riflessioni di carattere generale sul nostro bel paesello. Ebbene dopo un'attenta valutazione, nonchè dopo alcune segnalazioni fatte da attenti lettori, ho deciso di inserirle come post per dare l'opportunità di leggerle a tutti. Non si tratta di essere più o meno d'accordo, ma semplicemente di conoscere l'opinione altrui e magari in funzione di essa fare autocritica o prenderne atto. Spaziokultura è aperto a tutti i tipi di contributi specialmente quando sono privi di volgarità, sono firmati e permettono delle riflessioni, come appunto quelli di Rosario Rubino.

Le persone hanno interessi e preoccupazioni che riguardano la loro vita privata, dalle attività in cui spendersi alle amicizie e agli amori da intrattenere, agli ideali da perseguire, ma hanno anche interessi pubblici, di vivere in una comunità in cui possono coltivare le proprie aspirazioni, dove vi sia SICUREZZA E GIUSTIZIA. Proprio perché vi sono interessi pubblici, cioè valori su cui deve essere articolata la società, e quindi conflitti e disaccordi in merito, vi é la politica. I problemi della politica non sono esclusivamente problemi tecnici né di POTERE . La gente di Pentone è ricca di umanità ha un patrimonio ineguagliabile di storia, arte e cultura; dei magnifici ambienti naturali e paesaggi . Noi stessi abbiamo un senso profondo di ospitalità e di solidarietà , attenzione alla qualità della vita, e straordinarie capacità di produrre. Pentone è un paese vitale, creativo, operoso, pervaso da un diffuso spirito d’intraprendenza intelligenza e tenacia e credo a differenza di tanti altri , che guardano esclusivamente ai propri interessi e di quelli degli amici e degli amici degli amici che Pentone possa farcela a stare al ritmo di un mondo che cambia sempre più in fretta. Sono convinto che possa mantenere e migliorare i suoi livelli di vita, se non coltiverà la pretesa illusoria di serrare la porta o di chiudere gli occhi di fronte alle sfide globali, e di riuscire a ritrovare lo slancio,la coesione e la fiducia. Ma PENTONE di oggi non è all’altezza delle sue ambizioni e delle sue possibilità. È un paese bloccato, smarrito, che rischia il declino. Il senso civico appare inaridito e il rispetto della legalità è troppe volte umiliato. I giovani si scontrano con rendite e privilegi nelle imprese e nelle professioni, nella scuola, nell’università e nella ricerca, nella politica e nella pubblica amministrazione, guardano con preoccupazione al futuro e faticano a costruirsi una vita autonoma. Avverto i segni di un pessimismo diffuso che riguarda la stessa identità dell’Italia come nazione. PENTONE rischia di tornare ad essere una «espressione geografica», divisa al suo interno tra aree forti, ed aree marginali e dipendenti; tra ceti capaci di competere con successo nel mondo globale e vasti strati sociali in sofferenza, di nuovo in lotta con la povertà.
A sua volta, la politica è frammentata e rissosa. Si rivela troppo spesso debole nei confronti degli interessi forti ed incapace di svolgere una funzione istituzionale. Piuttosto che aiutare PENTONE a rimettersi in moto tutta insieme, finisce per rappresentare o amplificare i particolarismi, attraverso partiti al tempo stesso troppo fragili e troppo invadenti. Diventa concreto così il rischio che si affermino leader populisti, e che nella società prevalgano pulsioni contrarie alla democrazia e spesso prigioniera degli interessi consolidati, più che interprete delle speranze dei deboli. Lo sviluppo tecnologico, l’intensificarsi degli scambi e delle comunicazioni rendono la nostra vita più dinamica e più ricca, ci rendono più aperti, ci fanno vivere meglio e più a lungo, accrescono la varietà delle conoscenze a cui possiamo accedere, consentono a un numero crescente di persone, soprattutto tra i giovani, di sentirsi e di essere cittadini del mondo.

Commenti

Post popolari in questo blog

Intervista a Giovanni Verga

“San Vitaliano Disvelato” di Cesare Mulè

Pentone è ben altro