A luglio non cambia niente!

Luglio, mese di ferie e vacanze al mare, periodo di riposo e di lontananza dalle abitudini invernali. I centri appaiono desolati mentre le spiagge, tempo permettendo, sono invase. A Pentone come altrove l'estate è tempo di mare ed allora molti si trasferiscono sulla costa per dedicarsi all'ozio e all'abbronzatura... fino a qualche anno fa però, quando molti erano coloro che si spostavano nelle loro case estive o le affittavano per trascorrere un periodo di vacanza, oggi questo numero si è notevolmente abbassato a causa dei costi e della crisi imperante. Basta andare in Pigna la sera per accorgersi che c'è gente e c'è movimento contrariamente al passato, anzi si vede persino qualche emigrante di ritorno venuto a trascorrere qualche giorno nella sua amata terra. Pentone poi si animava in Agosto quando tutti vi facevano ritorno. Aveva inizio allora "L'estate pentonese" che amministrazioni comunali e associazioni si premuravano di organizzare e realizzare al meglio. A Luglio prima non serviva riempire le serate piacevolmente per non tediare pentonesi, turisti ed emigranti. Oggi molti pentonesi e qualche emigrante si trova in paese, dove non c'è alcun modo per trascorrere una bella serata all'aperto. Nessuno si sta preoccupando di realizzare qualcosa come se il paese non esistesse proprio per poi ricomparire ad agosto con tutta una serie di eventi che si accavalleranno tra di loro senza ordine logico e possibilità di godimento!
 Non sarebbe stato opportuno invece pensare a qualche serata per tutti quelli che sono in paese?
Possibile che nessuno si èaccorto che tanti non si sono proprio mossi dalle loro case?
Un dubbio allora mi sorge spontaneo... non sarà che si aspetta come al solito qualcuno che si sostituisca a chi di dovere per fare qualcosa perchè incapaci di cogliere le criticità di chi resta? 
L'importante  è apparire quando conviene e poi sparire nei meandri dell'ottusità o invece essere presente da gennaio a dicembre accontentando un po tutti?
Pentone non può essere animato per un mese e poi aspettare la fine delle vacanze altrui per vedere qualcosa. Noi che il paese lo viviamo sempre e crediamo nelle sue possibilità riteniamo che ogni tempo è il tempo giusto per promuoverlo e creare eventi. Non ci sono più mesi diversi da altri, ma tutti i giorni sono utili per un appuntamento, un evento o una semplice manifestazione. Noi che a Pentone ci siamo anche il mese di luglio meritiamo la stessa attenzione e vogliamo un paese vivo per tutto l'arco dell'anno!

Commenti

  1. di A.M.
    Troppe volte lo abbiamo detto e ripetuto ora credo che bisogna passare ai fatti concreti. Sarà necessario, a mio modo di vedere, cominciare a pubblicare i malumori per le vie del paese, cercando di sensibilizzare chi si gode le vacanze non tenendo conto dell'impegno assunto verso la propria comunità. La politica non va in vacanza, chi si è schierato per accollarsi le problematiche del paese non si divincola lasciando al caso le persone che si sono scomodate per andare a votare a favore di questi buontemponi. Non è che in passato le cose siano andate diversamente ma, questo è che più mi fa incavolare, si critica il precedente per succedergli e fare le stesse medesime cose.
    Ognuno critica il poco lavoro svolto dagli altri ma, quando si è nel posto giusto sedendo la stessa poltrona immancabilmente, ripetono la stessa minestra. "Ora basta" è questo lo slogan che deve emergere basta sennò ve ne andate a casa ed è necessario che la gente lo sappia. Noi ci vogliamo vivere a Pentone non sopravvivere, non siamo profughi o terremotati, non abbiamo ereditato il senso del niente, siamo persone con una certa dignità che meritano attenzioni ed è giusto che le riceviamo da chi le ha promesse. Ora basta è questo che bisogna dire e fare. Ogni anno si festeggia S. Nicola come se fosse il santo dei giochi popolari; ora basta. Ogni anno luglio è il mese della solitudine; ora basta. Ogni anno ad agosto si organizzano 4 serate senza contenuti e la chiamano estate pentonese; ora basta. Io più di tutti sono incavolato perché ho sempre proposto strategie valide ma nessuno mi ha mai sostenuto. Ricordo perfettamente quella serata con le associazioni nella sala consiliare di 2 anni fa è l'unica cosa che ne è emersa è stata la bocciatura delle mie dinamiche senza avere nessun conforto dai presenti ora, come ho sempre previsto saggiamente, ci troviamo a ribadire l'ennesimo ora basta. il sottoscritto lo può dire ad alta voce perchè il 90% delle attività della pro loco, negli anni passati, sono state organizzate da me e, nonostante la gratuità delle serate, mi sono dovuto scontrare con chi perdeva qualche merito ora, che da 2 anni non sono più in gioco per nessuno, mi sembra che stiamo sprofondando definitivamente. Questa è la classe che delegittima chi sa fare per promuovere chi non è capace e a questa elite bisogna dire "Ora Basta" e lo dico anche a chi non ha la capacità di seguire una rubrica come questa perchè, non vedo mai risposte oltre alla mia e spero solo che sia colpa del sistema che non fa vedere altri interventi, ma se così non fosse, è davvero umiliante.

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  2. Ma cosa si può fare per un paesino che sta diventando una casa di riposo per gente alla quale mancano ancora 40 anni per l'età pensionabile?
    A mio avviso dobbiamo sopravvivere a questa fase di stallo che purtroppo si sta prolungando con il passare degli anni.
    Non concordo assolutamente dasul dare la colpa alla classe politica perchè il nocciolo della questione è un'altra. Puoi proporre anche l'attività più interessante e moderna... ma non troverai mai una risposta popolare soddisfacente. A meno che, non si organizzi un seminario su come piantare erba e produrre hashish. Allora si che troverai una risposta del popolo giovane. Questa fase di stallo sarà risolta solo da un cambio generazionale a patto che la nuova generazione rimanga in questo paese.
    Io di paesini in calabria ne ho visti parecchi e posso garantirvi che siamo l'unico paese senza una, e dico una, attività commerciale. Tanto per fare un esempio, il pane ce lo portano da gimigliano !!! Nessuno si rimbocca le maniche solo per far fare il classico salto di qualità da paese insignificante a classico paese "4 case e un forno". Non abbiamo nemmeno questo. Era solo un esempio per farvi capire a che punto siamo. Io, le poche volte che sono presente, vedo la fila di gente che cerca di accaparrarsi un mazzo di carte per passare non un'ora ma bensì un'intera giornata. Allora caro A.M, cerchiamo di partire dalle fondamenta, cerchiamo di crearci una nostra economia, un piccolo giro d'affari che riesca a far uscire dall'anonimato il nostro bel paese. Perchè alla fine di bel paese si tratta: immerso nel verde, a due passi dal mare e a uno dalla montagna come ricordava il coordinatore di spaziokultura nel post in cui cercava di pubblicizzare il nostro centro. Ma prima di questa campagna pubblicitaria un po prematura, dobbiamo chiederci: ma perchè un vacanziero dovrebbe venire a passare 10-15 giorni da noi? Per i nostri prodotti eno-gastronomici di qualità? Per le nostre attrazioni storiche e i nostri musei? Per una delle beauty-farm più rinomate in Calabria? Per uno degli agriturismi caratteristici della nostra regione? Mi pare che nessuna delle poche attività elencate sia presente nel nostro curriculum. Allora, invece di sperperare soldi pubblici e donati da privati per fuochi d'artificio, concerti bandistici pugliesi, serate estive di pura noia, cerchiamo di investire quel poco che abbiamo per migliorare.
    Io purtroppo ho scelto una strada che mi porterà lontano da Pentone... e non potrei investire nulla vista la mia giovane età. Cercate l'innovazione e abbandonate le mangiate in pigna che nuocciono gravemente all'immagine del nostro paese. Rinnovate le presidenze delle poche associazioni presenti, informatevi su quello che potrebbe portare una ventata di aria nuova, sfruttate il nostro contorno incantevole per ammaliare la gente che non conosce i nostri boschi. Non badate ai "sofisticati" milanesi e torinesi che ogni estate vengono a trovare i loro cari o i loro amici e si aspettano di trovare quello che avevano lasciato quando erano in età scolastica, perchè così facendo riuscireste nell'ardua impresa di far credere a quei 4 pezzenti del nord di essere dei VIP qui da noi. Cercate di soddisfare le vostre esigenze prima di pensare a probabili turisti perchè voi meritate più di loro di star bene nel bel paese.
    F.R

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  3. di A.M. alias Amerigo Marino
    Caro F.R. non so se Fava, Rubino, Riccelli.... per centrare il nocciolo della "vessata questio" pentonese, bisogna fare una analisi molto accurata e forse a te qualcosa sfugge. Nel corso degli anni, siamo passati da una società di settore artigianale a una società impiegatizia e professionale. Generalmente l'evoluzione artigiana dovrebbe evolversi nel terziario invece, nel nostro caso si è totalmente dispersa a favore di una visione di riscatto. La famiglia tipica di Pentone, stimola i propri figli alla formazione universitaria e questo comporta una trasformazione d'identità primitiva. Non la voglio fare lunga e vado al sodo difendendo la mia posizione di colpevolizzare la classe politica che negli ultimi 30 anni non ha saputo decodificare i cambiamenti e determinando lo status quo in cui ci troviamo. A Pentone non c'è una piazza; questo dice tutto di noi e della politica clientelare fatta in questi anni. Non dobbiamo guardare oltre per capire cosa è successo perché: un pentonese medio di estrazione media ha bisogno di direttive, di strutture, di spazio e di quanto necessario per passare dalla bettola all'agriturismo, in una parola all'iniziativa privata. Se una classe politica non è capace di creare una piazza, cosa può determinare? Il forno a Pentone c'è sempre stato e ha prodotto molto nel tempo di necessità poi, dopo qualche anno di latitanza, è risorto con risultati fallimentari perché non basta la buona volontà serve anche la professionalità e la formazione e chi la può promuovere se non la politica. Se qualcuno avesse realizzato un Agriturismo nella zona Nucilla, quale pazzo si sarebbe avventato ad andarci se non c'è una strada idonea? e chi la potrebbe fare la strada se non la politica. Oramai viviamo in un dormitorio senza possibilità di sviluppo perché le scelte andavano fatte nei tempi giusti ora, parlare di "commercio" è assurdo visto che la scolarizzazione è molto alta e mirata verso professioni ben distanti da tale logica. Il mio dire "ora basta" è finalizzato alla riconquista della propria identità e di quella fetta di turismo che potrebbe rappresentare una inversione di tendenza ma, dire che è troppo tardi mi sembra quasi un sillogismo. Crearci una nostra economia sarebbe davvero idilliaco ma, mi chiedo da ex commerciante e da aspirante cantante, siamo in grado di crearla? Da quello che ho imparato, l'economia è mirata più verso l'esterno che non per il bene della stessa comunità d'appartenenza e lo posso dimostrare con il mio abbandono dal settore commerciale. Uno dei punti su cui mi sono fortemente battuto, con grande delusione devo dire, e che ha contribuito alla mia resa, riguardava gli ambulanti. A Pentone e solo a Pentone esiste il parcheggio fisso per i venditori ambulanti. Quando portai avanti la mia battaglia contro la mancanza di regole e di vigilanza verso tale settore, e lo feci non pagando il diritto annuale e invitando gli altri commercianti a imitarmi, la politica rispose con una delibera che tracciava le aree a parcheggio fisso per gli ambulanti in prossimità delle porte d'ingresso dei cittadini. Tutto questo accadeva perchè tali ambulanti mandavano buste di spesa agli amministratori e a qualche dipendente che accomodavano subito le cose, Ecco la politica cosa ha fatto e in queste condizioni vorrei vedere chi ha la capacità dell'iniziativa privata. Potrei continuare con altri mille esempi di mala-politica ma so che non ce né bisogno perché quello che la politica non ha fatto si vede ad occhio nudo.

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