Il mestiere del giornalista (II parte)

Altro problema serio del giornalismo in generale è quello della dipendenza. Le varie testate, in primis quelle locali, sono letteralmente dipendenti da quello o quell'altro. I giornali sono schierati ed è anche giusto così, ma la libertà di stampa non può essere sacrificata!
Un articolo dovrebbe essere scevro da qualsivoglia schieramento o influenza così da fornire informazioni obiettive e reali. Succede invece molto spesso che una stessa notizia venga "trattata" per come vuole l'editore di turno perdendo dunque la sua attinenza e forse pure l'interesse. C'è sempre differenza da giornalista a giornalista nel modo di affrontare una notizia sia nello stile sia nel taglio, ma questo non deve significare che la stessa notizia può risultare fuorviante se la si legge prima su un quotidiano e poi su un altro.
Naturalmente l'influenza viene esercitata dalla politica e nel locale quest'ascendente è ancora più forte perchè il livello delle argomentazioni è basso e quindi deformare l'informazione serve davvero a poco. Cosa diversa è per il nazionale dove gli interessi sono quelli che sono e quindi l'orientamento della stampa è determinante spesso anche per spostare voti. Un quotidiano locale che dipenda da un partito o da una corrente politica spesso lo fa semplicemente per tirare a campare attraverso le sponsorizzazioni e le pubblicità. Eppure di giornali nati liberi se ne sono visti tanti che poi scontrandosi con i conti hanno dovuto fare di necessità virtù ed ora sono al servizio di chi garantisce di più. Ecco perchè le novità sono talvolta confinate e considerate periferiche! C'è tuttavia qualche giornalista che ragiona da "free", ma il freelance è scomodo e quindi il suo spazio è veramente ridotto all'osso. Oggi per fortuna c'è il web che anche agli scomodi permette di esprimere opinioni in libertà e senza alcuna dipendenza editoriale e politica. Basta scorrere i vari blog personali per accorgersi che ci sono tante buone penne che stanno cercando di ritagliarsi uno spazio alternativo, libero e che sia anche un modo per interagire con tutti quelli che non ci stanno. Fino a quando il web permetterà questo allora ci sentiremo tutti un po più liberi di scrivere e esprimerci, ma quanto durerà?

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