Libro o e-book

Oggi è la Festa nazionale del libro. L'Italia, paese di poeti, santi e navigatori dovrebbe concepire questa celebrazione come un vero e proprio compleanno per la propria storia e la propria cultura. E' strano però che quest'evento stia passando in secondo piano rispetto ad altri. Non che si possa fare una scala delle priorità culturali, ma il libro è la cultura. 
Sfogliare pagine e pagine riempite con idee, emozioni, e trasmetterle a chi legge che così ha modo di creare a proprio piacimento la realtà più consona a quell'argomento, a quei personaggi, è sicuramente straordinario. Pagine appunto perchè la carta, specialmente quando porta impresso il tempo trascorso, rappresenta la quinta essenza di un'opera. Certe volte penso ad alcuni libri della mia formazione e mi rendo conto che spesso insieme ad alcuni personaggi piuttosto che alcune storie, mi ricordo persino la copertina, la forma del testo e il colore delle pagine. Anzi addirittura riconoscerei quei testi proprio in base alla copertine o  all'odore delle sue pagine. Celebrare però la festa del libro oggi, non significa solo ricordare e riflettere sul valore che un libro può avere nella nostra vita, ma anche tutelarlo rispetto alle nuove diavolerie tecnologiche. Un dato molto interessante infatti è che nell'ultimo mese la vendita di e-book ha superato per la prima volta la vendita dei libri cartacei. La cosa non ha destato particolare sorpresa perchè già da tempo ci si attendeva questo sorpasso, ma di sicuro ha generato molte discussioni e domande. Ciò che affligge soprattutto gli appassionati e i tecnici è il timore che questo sorpasso segni anche l'inizio della fine per i libri tradizionali. Si verificherà mai questo?
Già altre volte mi sono occupato di quest'argomento è l'idea che mi sono fatto è che la trasmissione culturale deve essere alimentata anche attraverso le nuove tecnologie e quindi anche con gli e-book, a patto che tradizione e modernità non siano poste in alternativa. La naturale predisposizione soprattutto dei giovani verso tutto ciò che è tecnologico per esempio potrebbe essere un buon espediente per recuperare il gusto della lettura. In questo caso non importa se e-book o carta, ma è importante riprendere a leggere. Sono convinto infatti che il libro elettronico entro certi limiti possa incentivare e stimolare alla lettura anche dei libri tardizionalmente concepiti, ma ritengo valido anche il contrario. Se un lettore ha avuto a che fare sempre con il cartaceo, può risultare incuriosito e stimolato ad avvicianrsi alle tante opzioni che la tecnologia fornisce. Per fare un esempio, pensate che molti giornali hanno recuperato consensi e lettori dando ampio spazio alle edizioni on-line. Leggere dunque è ciò che interessa maggiormente. Se lo si fà in maniera tradizionale meglio forse, ma le alternative rimangono valide e stimolanti. Il libro in tutte le sue forme è una ricchezza a cui difficilmente l'uomo potrà mai rinunciare.

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