Il ricordo di Falcone

Il 23 maggio 1992 veniva ucciso Giovanni Falcone, giudice della procura di Palermo, che fu fatto esplodere insieme alla moglie e alla scorta. Sono passati dunque 19 anni eppure quell'episodio così triste della storia italiana non sembra perdersi nel tempo. In tutta Italia ci sono state cerimonie di commemorazione in onore di quest'eroe dell'antimafia nostrana. Ma se oggi lo si celebra durante la sua vita invece furono più le persone che lo contestarono che non quelle che gli davano il credito che invece gli si doveva. Pensate che quando uno dei tanti attentati organizzati per ucciderlo fu sventato addirittura si gridò allo scandalo perchè delle malelingue sostenevano che era tutto un complotto ordito dallo stesso Falcone per accendere su se stesso i riflettori della ribalta nazionale. Non era così e lo si scoprì a distanza di qualche tempo, ma purtroppo non basta per gridare di essere stati dalla sua parte oggi, quando allora invece si convergeva nel partito contrario!
Falcone e poi Borsellino pagarono con la vita l'impegno di una vita ed oggi non meritano commemorazioni ipocrite e di facciata. Il loro ricordo, il loro insegnamento è vivo in quelli che ne hanno poi apprezzato i meriti, le idee e persino gli insuccessi. Quando mi è venuto in mente di fare questo post non sapevo da dove partire perchè tante cose sono state dette, allora io mi sono sentito impreparato a scrivere di quest'uomo. Poi piano piano ho cominciato a districarmi tra i tasti, tanto che ad un certo punto mi sono chiesto come ricordarlo?
L'anno scorso insegnavo a Petronà e fu organizzato la giornata della legalità di cui fu ospite la sorella di Falcone. Mi sorprese la sua emozione nel narrare quello in cui il fratello credeva, non tanto perchè non abituata a questi palcoscenici, quanto perchè per una professore emozionarsi di fornte a degli alunni è quanto meno strano. Ricordo poi con quanta nostalgia ne parlava, ma nello stesso tempo con la consapevolezza che il fratello sapeva di andare incontro alla morte se avesse agito in un certo modo. Poi la cosa che mi colpì molto: fece proiettare in sala un cortometraggio dei funerali di suo fratello insieme alla ricostruzione dell'attentato. Lei mentre tutti vi assistevano non si è girata una sola volta a guradare le immagini!
Mi sono chiesto tante volte perchè - il fratello, il giudice, l'eroe non sono morti quel 23 maggio ma sopravvivono nella memoria e nel cuore di chi li ha conosciuti - questa è la mia risposta.

Commenti

  1. Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini. (Giovanni Falcone)

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