Dico quello che penso

Spaziokultura è sempre disponibile a pubblicare le vostre opinioni e rimane impegnato a dar voce a chi vuole dare il proprio contributo. La mia disponibilità a pubblicare non è di parte, ma ad ogni segnalazione si può replicare tranquillamente. Ecco la segnalazione di stamane che pubblico anche se continuo a sostenere che non bisogna celarsi dietro l'anonimato, ma dare voce e nome alle proprie idee. Rimango disponibile per eventuali chiarimenti.


Da cittadino Pentonese cosi come enunciato nei precedenti post voglio usare questo strumento per dare voce a dei mie personali pareri che poi altri se vorranno condivideranno sempre mantenendo l’anonimato per evitare ripicche e vendette.
La sera del 22 si è scatenata su buona parte della Calabria un’alluvione di immense proporzioni, il nostro paese non è stato risparmiato, e a tal proposito voglio dare voce agli sfoghi delle persone che hanno vissuto tutto ciò da casa e non senza essere tutelate, senza preventivare tutto o adottare misure atte a tale scopo. Nulla da fare purtroppo, se non c’è salvaguardia e riguardo verso queste necessità e obblighi che scaturiscono spontanei con l’avvicinarsi della stagione invernale. Obblighi e doveri che dovevano essere presi in considerazione dal nostro assessore all’ambiente, ed in generale da tutto l’organico comunale senza prendere in analisi destra e sinistra. Non penso sia difficile la gestione di un paesino, a confronto di grandi città e dico città, poiché sono comprensibili queste condizioni in città dove l’interesse e principalmente volto al commercio e sviluppo industriale ma non in un paese di montagna. Nulla contro l’assessore, ma pecca della posizione che riveste. Stare in comune non è semplicemente sedersi esprimere dei pareri in consiglio, ma tutelare i paesani controllare il reale stato del paese delle sue strade delle sue vie delle sue montagne se parliamo di assessorato all’ambiente. Durante, ed alla fine del temporale, non sono stati adottate misure per correggere, risolvere, quanto creato, se non dagli stessi abitanti, la tutela la gestione di un paese non è cosi che avviene se si è deciso di dare la gestione di una popolazione ad un gruppo di persone e giusto che quest’ultime non tutelino solo i loro di interessi ma quelli della collettività. Attualmente cosi non è!! Piazza “Nicola lombardi” la piazza di sotto, Corso De Laurenzi Vicino la nicchia della madonna di porto, il canale vicino l’ex posteggio delle ferrovie della Calabria la slavina alle case popolari tutto inequivocabilmente allagato per la presenza di tombini inefficienti o inagibili poiché stracolmi di materiale accumulato nel tempo e mai eliminato.
Se pur di parte apprezzo i sacrifici a volte a proprie spese della fazione di alternativa democratica alle false pubblicazione ed affermazioni dell’assessore; attualmente nel paese non abbiamo sviluppo, non abbiamo futuro, non c’è coesione intesa non come politica, ma come voglia di vivere bene ed insieme ma soprattutto non c’è: realismo alle necessità hai bisogni, alle richieste, alle proposte delle persone costituenti un comune. Possiamo ritenerci fortunati a non aver subito danni slavine frane o incendi. Ma questa non è la gestione di un paese!! non è la prevenzione di danni derivanti da atti vandalici da piromani o condizioni atmosferiche avverse. VOGLIAMO PIÙ TUTELA, PIÙ IMPEGNO, PIÙ ASCOLTO, PIÙ DISPONIBILITÀ. Se non siete in grado di agire in tale modo tante vale lasciare alla popolazione la gestione dei boschi delle feste delle attività sociali di tutto.
Non contenti del risultato ottenuto il 22, la mattina del 23, quando il tempo ha dato la possibilità di mettere le toppe alle negligenze perpetrate in precedenza, altro non è stato fatto se non cercare invano di “pulire” e “liberare” i pozzetti ed i pochi canali di scolo accessibili dai nostri impiegati comunali; la maggior parte col buzzo ed impossibilitati pertanto a oltrepassare un certo livello di sforzo fisico o piegamento sulle gambe; per non parlare dell’assoluta assenza del nostro assessore all’ambiente probabilmente non ispirato a raggiungerci tanto più del nostro ufficio tecnico laborioso al minimo dello sforzo operato negli uffici. Detto ciò la sera del 23, è stato fatto in bis temporalesco quasi identico alla precedente con le simili condizioni che hanno causato la stessa tipologia di difficoltà agli abitanti e peggiorato notevolmente le condizioni di strade interpoderali e scoli pluviali dove era stato chiesto “invano” l’intervento dei nostri impiegati ma che i troppi impegni non hanno saputo compiere. Deluso ed amareggiato da tutto ciò dalla sordità volontaria di chi dice di governarci non intendo narrare ulteriormente gli avvenimenti che tutti hanno visto in parte anche con un certo grado di indifferenza e creare un poema di sfoghi ed accuse se pur giuste quindi resta il monito alla sensibilità alla responsabilità alla doverosità delle proprie azioni nei confronti nostri di tutti voi.

Commenti

  1. Difficile! Questa è la prima parola che mi viene in mente. Difficile parlare in prima persona, difficile cercare di parlare a cuore aperto ai nostri cari compaesani, difficile è anche governarli: "perché" vi chiederete? La risposta è semplice, siamo tutti bravi a criticare, a parlare male, ad accusare questa o quella giunta comunale, ma poi non siamo capaci ad agire. A questo punto potrei sembrare noiosa e petulante anche io, e a fare la maestrina mi ci trovo benissimo! Ma la causa o il privilegio è sempre quello che: non sono in prima linea, non sono io a dover governare, non sono io quella che deve risolvere i problemi, non sono io quella che dovrebbe rispondere all'amico ANONIMO, e certo mi sono azzardata tantissimo a metterci ora la faccia. E allora che si fa? Anche qui potrei sembrare antipatica, ma trovo straordinario il fatto che dei Pentonesi si siano messi all'opera per il nostro paese, trovo straordinario, anche se non condivido l'anonimato ma che mi ha dato la possibilità di rispondere, senza crearmi il problema, ad una persona che se avesse messo il nome mi avrebbe potuta "forse" bloccare, il fatto che qualcuno abbia il coraggio di farsi avanti. Penso che dovremmo agire tutti, senza gruppi politici, come semplici cittadini, rimboccarci le maniche, senza più critiche, senza più lagne. Sono stanca e credo la maggior parte di noi, di sentire parole, parole, parole. Quindi invito tutti a fare qualcosa, ogni piccola cosa che possa migliorare il nostro paese. Grazie ai gruppi culturali, grazie ai gruppi teatrali, grazie ai volontari, grazie ai comitati e grazie a chi leggerà senza pensare che io lo abbia fatto per appoggiare questo o quel gruppo, ma solo per il bene del paese!

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  2. Hai proprio ragione caro amico..e loro , i nostri"onorevoli"assessori cosa dicono?come mai non sono sui giornali a celebrare le loro imprese?magari con la loro faccia in primo piano e le strade di Pentone sporche, piene di buche, con tombini indecenti..Si fanno avanti solo se c'e un nastro da tagliare, una sagra di paese da sponsorizzare, (queste si che sono soddisfazioni!)...e intanto il paese muore...

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  3. credo proprio che Maria abbia ragione: noi dobbiamo rimboccarci di più le maniche e fare meno critiche solo parolaie. Possiamo e dobbiamo essere attivi per noi stessi e per il futuro dei nsotri figli.

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  4. Quoto l'anonimo. È vero che i cittadini dovrebbero essere meno parolai e più concreti ma quando gli assessori si siedono su quelle "poltrone" dovrebbero sapere che non ci vanno xkè sono belli (c'è il trono di Uomini e Donne x quello)... ma xkè dovrebbero SAPER gestire il paese anche in queste circostanze. Spaziokultura, secondo te, dovremmo autogestirci? Il paese già da troppi anni è in agonia e aspetta la fatidica goccia x esalare l'ultimo respiro. Invidia, ignoranza, presunzione... è il mix giusto per una mentalità vecchia e chiusa. Tutti i cittadini chiedono PIÙ TUTELA, PIÙ IMPEGNO, PIÙ ASCOLTO, PIÙ DISPONIBILITÀ... ma caro professore, non ci rendiamo conto che un cieco non può aiutare un altro cieco ad attraversare la strada?

    F.R

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  5. E' vero bisogna impegnarsi tutti e un po' di piu', essere piu' concreti, ma anche protestare e' importante. Gia' quotidianamente lottiamo per sopravvivere in un paese che non ti da niente: non ci sono strade, le poche che ci sono sono sporche ed indecorose, non ci sono parcheggi, non ci sono cassonetti per i rifiuti accessibili a tutti, le stradine secondarie che portano nelle nostre campagne( sono comunali!!)sono vere e proprie discariche..Io sono uno di quei cittadini che si e' sempre rimboccato le maniche, che si e' sempre arrangiato.e loro dove sono? Sono loro che si sono proposti per gestire il paese, e' loro dovere risolvere i problemi del paese, vengono anche pagati per questo... Invece si fanno avanti solo nel periodo elettorale con le loro false promesse di impegno per migliorare ed i loro purtroppo reali accordi per raggiungere il "potere".Compaiono poi per salire sui palchi delle manifestazioni pseudoculturali per prendere meriti che non hanno e per esibirsi in farse alla Cetto La qualunque ed indossare il tricolore che non meritano, per poi sparire e scaricare la loro responsabilità'. Per questo dico impegniamoci come dice Maria ma protestiamo contro chi ci ha ingannato e contro chi parassita il paese.Dobbiamo pretendere il meglio e non rassegnarci al peggio e tirare a campare!

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  6. “Dico Quello che penso”
    Cara Maria,
    la mia critica, come la chiami tu, principalmente non ha lo scopo di raggiungere fini politici, assolutamente se ben leggi l’ultima parte è un monito, ovvero, un suggerimento, una proposta a migliorare per tutti. Io non faccio politica, anzi odio la politica, e credo che la gestione del territorio non sia politica ma dovere alle responsabilità prese. La protesta è anonima, sia, per non creare controversie tra le persone o anche odi per idee espresse, perché si sa, la vendetta è sempre dietro l’angolo, sia per non fare politica come molti possono pensare; non ci sono nomi, se non dei nostri governatori attuali che ben meritano una critica se non adempiono ai loro doveri. Tu esprimi che siamo noi che dobbiamo aiutarci; ed allora loro che ci stanno a fare? perché hanno deciso di gestire un comune, un territorio? perché hanno deciso di prendersi la responsabilità delle persone cui vivono? perché hanno deciso di rappresentarci? ma ancor più perché hai dato fiducia a una delle fazioni attualmente in consiglio? cosi per mettere una x, o sulla base di progetti promesse opinioni e desideri di miglioramento sviluppo crescita e quant’altro vorrai aggiungere espresse nei comizi per noi per il nostro paese!!!! Vuoi che agiamo tutti!!!! ribadendo il fatto che non FACCIO POLITICA? Bene non sono il primo ed il solo a dire che questo è stato già fatto da noi semplici cittadini a volte anche a nostre spese e discapito; poiché le richieste espresse, le domande fatte non hanno avuto ascolto, non hanno avuto esito, oppure sono state attorniate dalle solite parole che stanno distruggendo l’Italia “provvederemo subito” “lo consideri già fatto” e di cui si sa il seguito. Più leggo il tuo commento più penso che o non hai letto bene quanto ho scritto con quello che volevo esprimere o pensi che sia di parte e stia facendo un’accusa o addirittura campagna elettorale. Ti riporto una parte “attualmente nel paese non abbiamo sviluppo, non abbiamo futuro, non c’è coesione intesa non come politica, ma come voglia di vivere bene ed insieme ma soprattutto non c’è: realismo alle necessità hai bisogni, alle richieste, alle proposte delle persone costituenti un comune” non capisco cosa non sia chiaro se non tutelare il benessere collettivo e promuovere un maggiore ascolto verso chi nel suo insieme costituisce un comune che non è solo Pentone ma anche Sant’Elia molte volte dimenticata. Cosi come io ho capito che tu da cittadina hai espresso il tuo parere su quanto ho scritto io, capisco che quanto scritto rappresenta il tuo libero pensiero senza fini politici così come faccio in egual modo io….. a presto “senza rancore”

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  7. Ma cosa dovremmo fare? Pulire noi le strade (gia' fatto), comprare noi i cassonetti della spazzatura, fare in modo che tutti i cittadini rispettino le regole,dovremmo essere noi a sanzionare chi sbaglia, realizzare noi strade decenti, attivare programmi di salvaguardia del territorio?..Come vedi ci sono cose che il singolo cittadino può fare comportandosi civilmente e cooperando con gli altri, altre cose non possono prescindere dall'impegno di amministratori capaci.
    Hai provato a farti un giro nelle vie secondarie del paese, hai visto come e'
    ridotta via va lotta, via giardino, via rupe, l'arco del mezzogiorno? Ti renderai
    conto del degrado.Non e' giusto, e viene spontaneo indignarsi.In altri posti
    l'indignazione della gente ha prodotto risultati, in altri vere e proprie rivoluzioni.Perché a Pentone dobbiamo sempre arrangiarci, fare quello che si può, ed assecondare sempre la combriccola di turno?F.M.

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  8. Giusto!!Pentone non e' solo via Aldo Moro e piazza e pigna!! Pentone e' anche centro storico, lasciato ormai all'abbandono!! Senza nessuna decenza. E' vero spesso sono i cittadini stessi a non rispettare il senso del decoro e la sicurezza delle strade pero' e'anche vero che non c'e nessuno che vigila.. Anche perche',lasciatemelo dire, richiamare qualcuno al rispetto delle regole e della legge comporterebbe la perdita del consenso dei sostenitori, cosi' accade che le regole non sono uguali per tutti: si chiude un occhio la, si apre qua , si infrange
    legge la, si rispetta qua ecc...a seconda di chi si ha davanti. Questo lo sappiamo
    tutti, accade ogni giorno, se ci sono problemi tra i cittadini, contenziosi anche banali, ognuno cerca di spuntarla sull'altro con ogni mezzo, perché non
    c'e'l'intervento di chi dovrebbe tutelare i diritti ed i doveri e, come accade ,tra due litiganti il terzo gode, perche' poi alle prossime elezioni incasserà i
    consensi dei "protetti".E' questa la politica?questo e' opportunismo spudorato e miserabile,perche'si preferisce affossare civilmente e socialmente il paese per il proprio tornaconto. Cioe' per il "prestigio" di sedere in consiglio comunale, il percepire il gettone di presenza, il vendicarsi dei non sostenitori da una parte e,dall'altra, la "soddisfazione" di avere la meglio sul vicino, sul "nemico".Lo sappiamo tutti,accade ogni giorno, con il risultato che il paese e'uno schifo, le persone litigano, e c'e chi ci guadagna!
    Pentone oggi e'una sorta di far west,con negligenza, prepotenza,illegalità,perdita del senso di appartenenza alla stessa comunità...finiremo male di questo passo,
    non possiamo permetterlo!

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  9. Io penso che siamo già finiti male... Non c'è più nulla da fare..l'ultima speranza e' che il governo centrale nel tentativo di risanare le finanze pubbliche sopprima i comuni(per esempio quelli con meno di 3000 abitanti che distano meno di venti km dalla città) e le province, enti inutili e costosi.Noi perderemo si la nostra autonomia , ma la nostra corsa all'autodistruzione sara' per lo meno rallentata.A meno che .....non sbuchi da qualche parte il Mario Monti di Pentone.....scusate ma non sempre riesco a sopprimere il mio ottimismo...

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  10. Ci sono, ahimè, parole di per sè nobili e apprezabili, che vengono ripetute e abusate così tanto spesso e in così tanti contesti che finiscono col perdere ogni significato concreto e alla fine non gli rimane più nessun senso apparte una vaga idea di bontà. Una di queste parole è "dialogo", termine che in genere viene utilizzato più che altro per mostrare quanto si è disponibili e diplomatici, che si vuol far prevalere le proprie idee con le sole parole. Ma la vera essenza del dialogo (e questo purtroppo non è compreso dai più che fanno sfoggio di questa parola) non è il parlare, ma l'ascoltare, cosa che di questi tempi ben pochi sanno fare, tutti preoccupati come sono a far prevalere la propria voce in un mondo fatto di bocche che si uralano addosso ma di ben poche orecchie disposte ad ascolatre. Non si capisce che il vero scopo di un dialogo non è persuadere gli altri delle proprie convinzioni, ma la comprensione reciproca: capire cosa vuole dire l'altro e far capire all'altro cosa vuoi dire tu, senza la pretesa da parte di entrambi di voler affermare la propria opinione come unica valida. Può darsi che nessuno cambi idea, ma il fatto che ognuno possa comprendere le motivazioni dell'altro è già un grandissimo progresso. Ecco quello che dovremmo fare: sforzarci meno a dimostrare che le nostre idee siano le uniche legittime e sforzarci di più a capire ad ascoltare e capire le idee di tutti. Altrimenti quello che ci rimane è un sistema dove tutti parlano inutilmente perchè tanto si ascolta solo quel che si vuol sentire.
    CON AFFETO ROSARIO RUBINO

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