Cambiamo Pentone

L'ultimo post pubblicato ha generato molte critiche e molto proposte e come al solito c'è stato pure qualcuno che ha cercato di strumentalizzarlo. Non voglio entrare nel merito, ma limitarmi alla forma; prima però vorrei specificare che "Dico quello che penso" è una segnalazione e come tale non è stata scritta da me. Questo post infatti mi è arrivato come commento ed io ho deciso di pubblicarlo per dare voce a chi vorrebbe averla, anche se non ho condiviso l'anonimato.
 "Dico quello che penso" come già altri post pubblicati in precedenza ha avuto il merito di dar vita ad un dibattito, dove magari ci saranno molte contrarietà, ma pur sempre un sano e costruttivo dibattito. Gli interventi poi, vi invito a rileggerli, sono di un tale spessore che mi sento orgoglioso di essere pentonese tra i pentonesi. Ancora una volta il web è riuscito dove nemmeno la piazza riesce ed ecco così venir fuori dubbi, criticità, ma anche osservazioni di livello. In me piuttosto che la passività prevale un legittima  voglia di agire per il proprio paese che si coglie bene negli interventi e di cui più spesso si dovrebbe tener conto. Non si tratta perciò di capire quello che si vuole intendere, e quindi ricorrere all'interpretativismo esasperato, ma di ritenere importante comunque quello su cui si riflette. E sapete su cosa tutti riflettiamo? Riflettiamo sul nostro caro Paese che tutti consideriamo in difficoltà e a cui tutti continuiamo ad anelare perchè vogliamo dare il nostro contributo. Questo è ciò che per me vale la pena sottolineare. Non mi spenderei quindi tra i vari torti o le molteplici ragioni, piuttosto su quello che sta avvenendo a Pentone e che qualcuno vuol far apparire come poco rilevante: nel nostro paese c'è una gran voglia di rinascita culturale, politica, sociale e molti si sentono impegnati in tal senso. Non perdiamoci quindi nelle beghe di bottega o nei giochini di chi cerca solo l'affermazione personale, se siamo convinti tutti che l'importante è Pentone questa volta si può davvero cambiare con i fatti e non più con le parole.

Commenti

  1. Questa tua ultima affermazione “ Non perdiamoci quindi nelle beghe di bottega o nei giochini di chi cerca solo l'affermazione personale, se siamo convinti tutti che l'importante è Pentone questa volta si può davvero cambiare con i fatti e non più con le parole “ mi permette di effettuare una ulteriore analisi dopo quanto scritto su altri post e leggendo i vari commenti , inerenti alle ultime esternazioni di anonimi e non e quant’altro , e doveroso effettuare dal mio punto di vista le dovute note di plauso e di diniego su quanto detto.
    Vengo al punto dopo l’esternazione dell’anonimo che commenta “ Dico quello che penso “ a seguito dei disaggi derivanti da come si suol dire “ condizione atmosferiche e natuali ECCEZZIONALI “ seguito da vari commenti devo far un plauso a Maria Tarantino nonché a F.R “ che ormai conosciamo bene “ ma che in questo caso ha usato un linguaggio piu’ consono , che pur sempre essendo molto diretto e senza peli sulla lingua , ha moderato i toni consentendo una dialettica fra le parti senza giungere ad eccessive esasperazioni ed estremismi che poi non portano alla crescita culturale di tutti.
    Premesso ciò , il plauso a maria e fernando non si limita nella capacità primo di non nascondersi dietro l’anonimato , ma soprattutto nell’esternazione da essi fatta portare ad un dialogo e confronto fra individui che osservano un dato problema e cercano tramite la loro cultura fino ad ora maturata ed esperienza di vita di far fronte anche da punti di vista delle volte diverso , giungere ad un risultato che possa far migliorare gli interessi Comuni dell’intera collettività pentonese.
    Mi sento indignato quanto alcuni denigrano e sottovalutano il mezzo comunicativo del web ed in particolar modo di coloro che non solo , sono esperti ed utilizzatori del web ma anche da coloro che pur sottovalutandolo , sotto sotto non solo lo seguono ma poi in piazza ne riportano le loro critiche e mal degenze ad altri gruppi di oziosi che non fan altro che portare a vizi infruttuosi per il paese. (I)

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  2. Ultimo commento al web fu’” l’analisi amara “ a seguito ad altro evento , che ha portato al confronto acceso fra parti discordanti in merito, ma che alla fine della discussione non potevo che dar ragione a Fernando , che anche se in quel caso pur estremizzando i termini del dialogo , faceva emergere inconsciamente dalla sua osservazione un dato molto importante , ovvero a quella problematica di cui si pensava essere in tanti a pensarla in un dato modo paradossalmente si è rilevato dal confronto l’esatto contrario, e non solo , come nel fatto specifico ma anche di altri posti precedenti che in quel periodo si erano pubblicati e indirizzati a personalità politiche e religiose senza dietrologie ma in maniera diretta , su tematiche di vario genere ma sempre finalizzate al DIALOGO il risultato e’ stato l’INDIFERENZA.
    Quanto ammiro Gramsci e la sua INDIFFERENZA, “ odio i comunisti “ ma con tutto ciò e riprendo il discorso iniziale si continua incessantemente a varie pubblicazione che sempre più coinvolgono altre persone che per ora si nascondono dietro l’anonimato per le loro giuste motivazioni ma che per ora dietro alla moderazione di Vincenzo si esprimono con modi eleganti e privi di volgarità mirate alla costruzione e al dialogo.
    Apprezzo l’ultimo post di un anonimo che cerca di far emergere anche fatti incresciosi del ns paese inerenti alle vicissitudini inerenti al processo penale che vede coinvolti alcuni ns cittadini apertosi il 25 di novembre presso il Tribunale di Catanzaro e non di meno il fatto che Vincenzo anche in questo caso non si è sottratto alla pubblicazione ed evitare un eventuale confronto .
    Cambiare con i fatti e non con le parole e l’ultima frase di Vincenzo , molto giusta , ma prima dei fatti devo osservare che in qualsiasi argomentazione vi sono le Parole e io aggiungo, il confronto , il dialogo e un tavolo comune dove tutto ciò avvenga , “ non amo i comunisti” ma quel Matteo Renzi lo invidio proprio mi sembra che mi stia rubando tutte le mie idee , ma che ammiro , in quanto non sta facendo altro che mettere in atto quello io avevo voglia di mettere in campo a pentone.

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  3. Cosa? La rivoluzione un big bang pentonese dove non conta chi lo fa ma cosa si deve fare ,
    Vedi Vincenzo quando si facevano alcune riunioni di cui eri anche tu protagonista se ben ricordi proponevo sempre una semplice soluzione “ facciamo girare una bottiglia su quel tavolo, dove vi erano le varie anime accese ,e la bottiglia dove si ferma, quella persona porterà avanti le IDEE” in altri tavoli illudendomi mi ero presentato con cartine, progetti, idee rivoluzionarie e quant’altro, ma dai tavoli usciva sempre lo stesso stornello “ IO VOGLIO FARE IL SINDACO “ poi delle idee , delle cartine, dei progetti ,nessuno se ne fregava.
    Quindi prima vi devono essere le idee come Matteo Renzi che ne ha messo in Campo 100 , e qui ora ti voglio.
    Mettiamo 100 IDEE per Pentone , poi si faccia avanti in maniera trasparente colui che si Impegni ad ONORARE la 100 Idee e sono certo che PENTONE diventerà la perla della Presila.
    Concludo con un ulteriore plauso per l’amministrazione attuale in merito alla messa in opera dei pannelli solari sul tetto del comune anche se io avrei prima sopraelevato con una struttura leggera il tetto effettuando una copertura integrata con i pannelli solari approfittando di un premio maggiore inerente al conto energia ed ottenendo nel sotto tetto dei nuovi locali da assegnare alle varie associazioni presenti sul territorio quali l’avis , la banda e la proloco che si trovano all’umido.
    Un plauso di aver iniziato una seria attuazione del piano cimiteriale e dell’attuazione del regolamento permettendo tramite gli introiti di effettuare le dovute ristrutturazione all’interno del cimitero e della chiesa interna anche se , si deve dare plauso all’impegno di ENZO Marino che autonomamente sta procedendo ad una raccolta libera da parte dei cittadini, suggerisco di installare anche sui loculi i pannelli solari e approfittare degli incentivi per risanare la via che porta al cimitero Un viale del Silenzio degno del Ns Paese non come adesso pieno di buche e in alcuni tratti privo di guard-rail.
    Suggerisco alla amministrazione di non dormire in questo periodo di raccolte delle olive e di mettere in condizioni ottimali le strade interpoderali che portano alle proprietà .
    Altro suggerimento e quello di dare immediatamente atto ad una forte impulso per la raccolta differenziata e rendere le vie del paese interne e di accesso un po’ piu’ decorose e per ultimo dare immediatamente atto ad un piano parcheggi ormai giunto al collasso .
    on affetto rosario rubino..

    .

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  4. "Dico quello che penso"
    è un acronimo dietro il quale un cittadino Pentonese propone, critica, si esprime senza fare politica. queste possono essere ben accette o criticate; per carità!! ognuno è libero di esprimere le proprie idee. Qualcuno però ha capito che questo acronimo sia utilizzato per accusare o promuovere fazioni attualmente in carica o venture. Bene è sbagliato… non capisco se non mi sono ben espresso io oppure non siete stati in grado di capire il mio pensiero. L'amministratore del sito non è responsabile (come forma di tutela) per quanto ho scritto se non nella pubblicazione del mio pensiero. Non strumentalizzo nulla ma come detto nel post “cambiamo Pentone” ho voglia c’è voglia di cambiare il nostro paese valorizzarlo e sono altrettanto orgoglioso di essere Pentonese. Comunque ho espresso il mio pensiero anche come forma di sfogo nei precedenti post ed in modo particolare nell’ultimo rendendovi partecipe di tutto ciò! Certo molti non hanno condiviso, ma principalmente perché non si sono trovati con la casa allagata la viuzza inagibile o difficoltà varie o altrettanto perché praticano la parte bella del paese trascurando il resto; ma non fa nulla meglio moderare, maturare, non estremizzare ma aspettare a mani incrociate il nulla. L’essenziale è non lamentarsi dei problemi delle vicissitudini di tutto quello che concerne il singolo e la collettività. Pensate che moderando i toni risolverete qualcosa? Ve lo auguro!!!! ho abbastanza esperienza maturata nel tempo tra le varie amministrazioni che credo soltanto che i fatti e le rivoluzioni cambino un paese…

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  5. Ricordo a tutti che Amministrare, vuol dire rappresentare i cittadini e non Comandare; la politica dovrebbe essere più partecipativa e meno rappresentativa questo insegna la politica con la ""P"" maiuscola .....e quindi le Pubbliche Amministrazioni, rappresentano i cittadini, con poteri decisionali condivisi con altri enti. Motivare certe scelte poco chiare,poco trasparenti e poco condivise, con la frase "SONO SCELTE POLITICHE" come scusante quando si è in difficoltà a dare chiarimenti ai cittadini, non è atteggiamento " politicamente corretto". Le "SCELTE POLITICHE" vengono effettuate sulla base di un principio di razionalità graduale tra il "DARE E L'AVERE": cioè si destinano risorse ed attenzioni con gradualità e priorità direttamente proporzionale tra le risorse e l'utenza che partecipa e ne beneficia. Solo in casi eccezionali e con forti motivazioni e " URGENZA "si può stravolgere il principio sopra esposto. In caso contrario, " NON E' VERA POLITICA RAZIONALE, TRASPARENTE AL SERVIZIO DEL CITTADINO, MA UN MERO DARE E AVERE LOBBISTICO CLIENTELARE". -ANONIMO VISIONARIO-

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  6. Boh...sarà che sono ancora troppo giovane e non riesco a vedere quali possano essere i miglioramenti che potrebbero giovare a questo paese. Secondo me, quello di questo paese, non è un problema politico... quello lo vive tutta l'Italia sin dal tempo della prima repubblica. Quello ci rende così mediocri, è il nostro tenore di vita... che non siamo disposti a migliorare vuoi per pigrizia, vuoi per paura, vuoi xkè ci sta bene così. Non mi stancherò mai di ripetere che in questo paese, c'è gente riesce a stare nei bar dalle 14:00 alle 20:00 (un terzo della giornata... l'altro terzo si dorme) a giocare, senza soste, a carte. Io vedo ragazzi della mie età giocare con gente che ha l'età di mio nonno O_O !!! Ma io dico, ci si lamenta tanto che per i giovani in questo paese non c'è nulla, non si fa nulla ecc... e loro che fanno? Nulla!!! Continuano a giocare a carte... ma che cazzo svegliatevi. Ragazzi che se gli parli di andare a prendere un aperitivo in un locale ti guardano come se gli avessi detto che si va a fare una rapina. Daiiiii... come puoi affrontare un discorso serio con ragazzi che si fanno 10 canne al giorno e che la cosa più emozionante che fanno è ubriacarsi? E per fortuna che siamo a 10 km da CZ !!! Dai parliamoci chiaramente... che futuro c'è in quelle belle e verdi colline! Non c'è voglia di cambiamento, di innovazione. È davvero una situazione ai limiti della mediocrità. E non ci si risolleva... nemmeno se il sindaco lo viene a fare Gesù Cristo. Qui si deve aprire la mente, provare a stimolare l'interesse dei ragazzi che vivono questa realtà. Non chiedetemi come si fa perché non lo so. Ma posso assicurarvi che nel mio piccolo c'ho provato.
    Il problema del degrado non si risolve nei nostri 12km quadrati... c'è bisogno di una spinta esterna. Da soli abbiamo visto (sono troppi anni) che non riusciamo a rialzarci. Cercare qualcuno che investa nel nostro territorio, creare attrazioni che possano far ingolosire le persone dei paesi limitrofi e della città (se mi rispondete che c'è la sagra della castagna mi fate incazzare)... solo così si migliora. Vi ricordo che Pentone, non ha un FORNO!!! Se come accade da tutte le parti, si rimane isolati per qualche giorno (possibilissimo) non siamo provvisti nemmeno del più semplice tra gli alimenti. Quattro case e un forno... ma nemmeno quello siamo. Un appello lo faccio alla gente che copre la fascia di età tra i 19 e i 30 anni. Attivatevi... o morite. (visto che le tasse cimiteriali sono più basse rispetto alle altre città (battuta senza voler fare polemica))

    F.R

    F.R

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  7. Dire bravo è poco.
    caro fernando quando vuoi e con calma e serenità d'animo , al tuo commento chi si permette a dire il contrario , dovrà fare i conti anche con me , un commento di uno spessore elevato , schietto e MOLTO REALISTICO alla pari dei discorsi fra me e mio figlio , con la differenza che tu riesci ad affrontare apertamente l'agorà mentre mio figlio si estromette totalmente da una Agorà che pari pari hai ben dipinto come una opera d'arte di Picasso .
    in questo periodo di raccolte delle olive non si trovano persone disposte a lavorare onestamente per 7 ore a una retribuzione equa,
    vengono alle 8 e a mezzo giorno se ne vanno pretendendo 80 euro, ma io con 80 euro compro al frantoio quasi 20 litri di olio , in altre realtà esistono le cooperative di lavoratori dove le persone fanno il turno per entrarci e ti parlo di 60 euro al giorno per 8 ore.
    l'esempio poi del pane e superlativo. ma devo raccontarti una favola realtà che tu sconosci, all'epoca degli anni 50 un certo MIchele Marino (di Monza) che tutti i pentonesi conoscono ,conobbe una benestante pugliese che si sposo, ed essendo benestante investi i suoi denari nell'apertura guarda caso proprio di un Forno a Pentone, e precisamente sotto la casa della Vedova in pigna.
    Bene lo sai come doveva fare per vendere il pane a Pentone ?
    Ora te lo spiego.
    Come 50 anni fa,' e come succede oggi , chi pensa di aprire una attività e destinato INESORABILMENTE a chiudere ti faccio dei piccoli esempi Malfa aprì tre negozi, una parrucchiera, una pescheria, un negozio di elettrodomestici, tutti chiusi , da quattro frantoi funzionanti ora andiamo a Taverna, da una Marmeria fiorente fra poco constateremo la chiusura ( speriamo di NO ) , da vari negozi di oggettistica pochi resistono, vi era anche una lavanderia ora chiusa, fra un po’ non troveremo neanche mastri operai o ditte di spessore per gli interventi di edilizia popolare, e le botteghe campano vendendo solo pane ? ma che campare è questo ?.
    Ritorniamo al forno di mio zio bene , per vendere il pane ai pentonesi dovette mettersi d’accordo con un forno di Catanzaro (piterà) dove lui portava il pane a Catanzaro e questi lo riportava a pentone fra le varie botteghe rivendendolo come pane di Catanzaro. DOPO UN PO’ DOVETTE CHIUDERE ED EMIGRARE A MILANO dove fece la sua fortuna ma mai dimenticandosi dei pentonesi che in tante occasioni a messo a lavorare e rispettandoli per dar loro una prospettiva di vita migliore.
    I pentonesi di 50 anni fa ad oggi sono sempre gli stessi. Stesso modo di fare stesso modo di pensare.
    BRUTTA BESTIA E’ L’INVIDIA.
    Con affetto Rubino Rosario

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