Prova Invalsi: oggi il giorno

Oggi per i tanti studenti  che stanno affrontando l'esame di stato per la conclusione della scuola secondaria di I grado è il giorno della Prova Invalsi. Un giorno fatidico potremmo dire perchè molto atteso e soprattutto molto temuto. Da quando oramai qualche anno fa fu decisa l'introduzione di questa priva ministeriale uguale per tutti gli studenti non c'è stata giornata in cui i docenti non si siano appellati a questa prova e gli studenti non ne siano apparsi impauriti. 
In realtà l'idea originaria era quella di creare un'uniformità di giudizio con un test che avesse la stessa difficoltà, ma io credo che l'esperimento sia fallito!
Diverse sono le ragioni di questo prima tra tutte il fatto che, soprattutto nei primi anni, gli aiutini falsavano i risultati. Il problema più importente però secondo me è il livello degli alunni che non è dappertutto uguale così come il livello dell'insegnamento. Non mi riferisco ad un sistema scuola omogeneo come dovrebbe essere, ma ad una scuola che è molto locale e poco nazionale. Un esempio su tutti: la programmazione comprende un 20 % di curriculo locale di cui poi non tiene affatto conto. Altro problema in passato è stato il tempo: i ragazzi avevano poco tempo per tanti quesiti, tant'è vero che quest'anno si è pensato bene di aumentarlo. La prova Invalsi viene così costruita su una programmazione standard che giustamente poco tiene conto delle esigenze individuali. Non è questo un paradosso perchè la scuola moderna ci costringe ad elaborare piani individualizzati e decondizionati che tengano conto di tutti i fattori personali, ma quando si tratta di valutazione ci si dimentica del resto.
Ci voleva una valutazione omogenea è vero, ma non generalista. I ragazzi vengono così considerati ed equiparati a dei numeri e non credo che sia questo lo scopo di un'agenzia formativa come è da sempre la scuola. Per esperienza poi i risultati sono quasi sempre al di sotto della sufficienza anche per quei ragazzi che durante l'anno scolastico si sono dimostrati capaci e volenterosi. Spesso per l'esame di terza media si devono fare i conti al millesimo per non depauperare i ragazzi di qualcosa a causa di una prova che vi assicuro abbassa notevolmente la media.
Insomma una prova assolutamente da temere, ma per forza necessaria? La risposta non è semplice anche perchè i ragazzi si devono abituare alle prove ben più difficili della vita, ma credo che principalmente ci voglia una scuola che sia proporzionata a quello che poi si chiede allo studente. Una scuola dunque che sia un ideale ambiente di apprendimento dove non ci siano condizionamenti e  in cui gli alunni possano ritrovare la motivazione per sognare. Quando la scuola sarà questo allora ben vengano tutti i tipi di prova.
Ah dimenticavo... in bocca al lupo, cari studenti, siate coscienti che siete in gamba!

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