Grazie prof.

L'annuncio sui social network come per i personaggi famosi ha colto tutti di sorpresa: il prof. Capilupi ci ha lasciati. Un altro pezzo da novanta della nostra comunità da oggi ci guiderà dal cielo e  si riunirà per l'eternità al gruppo dei pentonesi più insigni: quelli che Pentone hanno avuto sempre nel cuore e per la nostra Comunità hanno fatto tanto.
 Già sindaco negli anni '60 e in quel ruolo primo richiedente del gonfalone ufficiale del nostro Comune alle autorità competenti, già illustre e apprezzato maestro e poi tanto altro ancora: solo pochi elementi biografici per dire quanta riconoscenza si deve avere per siffatta personalità. Un signore d'altri tempi che con i suoi racconti di un tempo mitico ha permesso anche a noi giovani di apprezzare il nostro passato di pentonesi e di italiani. Ogni incontro e saluto con lui era un tuffo nella Pentone che fu e che forse non sarà più!
Un ricordo piacevole soprattutto mi lega a lui: il Premio "Città di Pentone".
Qualche anno addietro infatti facendo parte della commissione del Premio citato, mi trovai insieme agli altri membri a decidere l'assegnazione del premio per quell'annualità: fu unanime la scelta del prof. Capilupi.
Le motivazioni furono chiare e determinate, anche se non mancarono delle aspre critiche: "maestro di intere generazioni di pentonesi".
Si voleva riconoscere con quel premio il grande contributo che il prof. Capilupi aveva dato. Mi ricordo in particolare la serata della consegna in comune del riconoscimento. Lui sempre garbato e signorile accompagnato come sempre dall'altrettanto gentile e garbata consorte, che in quell'occasione ci deliziò con il racconto non solo del maestro, ma anche dell'uomo e del compagno di una vita. Il prof. Capilupi produsse un breve intervento non tanto di autocelebrazione, quanto per ricordare il ruolo e i compiti che spettano oggi ai cittadini di Pentone che hanno avuto in dono un paese da apprezzare  e tutelare.
Questo forse la sua più grande eredità.
Solo grazie... prof!

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