Il Grande Napolitano

Ancora una volta il Presidente Napolitano ieri ha dato una straordinaria prova di senso dello Stato non solo affidando il pre-incarico a Bersani, quanto piuttosto facendo un'analisi perfetta dell'attuale situazione politica italiana. Ha parlato delle difficoltà del dopo elezioni e di consultazioni viziate da pregressi non facilmente superabili. Ha richiamato le varie forze politiche a quel senso di responsabilità istituzionale che è l'unico quid in grado di creare una maggioranza di governo. Ha soprattutto detto a chiare lettere che nonostante il momento difficile lui ha fiducia. 
In effetti l'incarico a Bersani è una bella patata bollente di non facile soluzione, ma proprio la fiducia nel buon esito di Napolitano fa ben sperare. Avere in questo momento un quasi novantenne più giovane di tanti giovani e più lucido di chi si dice lucido a fare da garante per il nostro Paese, credo sia il nostro vero vantaggio. Così come nel novembre del 2011 ha saputo gestire al meglio una crisi politica che rischiava di far degenerare la già famigerata crisi economica, oggi la sua lungimiranza sta traghettando l'Italia verso una nuova stagione. Bersani stesso sa di aver il compito più difficile degli ultimi decenni, ma l'appoggio di Napolitano è uno stimolo a tentarle tutte. 
Non è più tempo di inciuci e di politica del tirare a campare, ma è arrivata l'ora del rinnovamento istituzionale e culturale. Se tutti noi oggi capiamo quanto sta facendo il nostro grande Presidente allora vuol dire che il nostro senso di responsabilità sarà pari a tutti coloro che gettarono le basi per la nostra democrazia. 
L'invito quindi è di valutare l'impeccabile lavoro che Giorgio Napolitano ha fatto nel suo settennato ed in particolare nell'ultimo anno, per creder ancor di più al tentativo di Bersani che rappresenta la voglia del nostro Paese di non sprofondare nel qualunquismo e nello squadrismo. 

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