Il marcio di ognuno

Pioggia... tanta pioggia di questi tempi!
Il Manzoni l'avrebbe chiamata pioggia catartica, ma sempre di questi tempi niente riesce a far rinascere una società. Come sempre non mi permetto di fare il moralista, così come non voglio giudicare nessuno, ma mi rendo conto che davvero ci vorrebbe un colpo di spugna!
Le metafore poetiche non bastano infatti a raccontare quanto accada oggi: tutti cercano di fregare l'altro e nessuno vuole soccombere. Etimologicamente questa si chiama lotta per la sopravvivenza. A cosa mi riferisco? Semplicemente alla tendenza tutta nostrana di sentirci unici e rari e di considerare poco gli altri. A volte, pensando a certi atteggiamenti, mi verrebbe da dire che la definizione perfetta di stupido è chi fa del male senza per forza fare del bene a se stessi. Intendo con questo dire che tanta gente cerca di fare il male degli altri senza avere alcun tornaconto personale. Si fa il male insomma fine a se stesso: perchè mi chiedo. Perchè invece di vivere serenamente ci facciamo la guerra? La cosa migliore sarebbe di fare la nostra vita, confrontarci e collaborare sulle tematiche collettive senza aspirare al male altrui. Anche nel nostro bel paesello c'è tanta gente che pensa male e agisce ancora peggio. Non c'è mai spazio per le argomentazioni, anzi chi crede di argomentare ha anche la presunzione di parlare all'unisono. Non va proprio bene e quel colpo di spugna che auspicavo all'inizio servirebbe proprio a recuperare la voglia di convivialità che non significa buonismo a tutti i costi, ma tentativo concreto di aperture. Persino il buonismo infatti viene scambiato per un atteggiamento negativo e strumentale: ma perchè per forza dobbiamo vederci del marcio?
Una risposta me la sono pure data: chi vede marcio in ogni cosa probabilmente è marcio dentro! 

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