PRESEPE CHIESA DI PENTONE 2011


Anche quest'anno il gruppo di volontari per la realizzazione del Presepe è riuscito a superarsi con una vera e propria opera d'arte. Rispetto al passato finalmente l'idea antropologica del paese-presepe trova compimento con l'inserimento degli elementi caratteristici di Pentone. Trovano spazio nell'impostazione tradizionale il Santuario della Madonna di Termine, il Monumento dei caduti, le luminere, L'arco di via Rupe. Anche la dedica è speciale: ai giovani che negli ultimi due anni sono venuti a mancare lasciando ricordi e memorie che rimangono indelebili. Il lavoro di questo gruppo come al solito è durato circa un mese, ma l'obiettivo raggiunto è davvero da stropicciarsi gli occhi per arte e creatività. Natale è un periodo speciale e il presepe a Pentone rappresenta una gran bella tradizione, se, come quest'anno, poi il nostro paese è presente e vivo ancora meglio. I pentonesi di ogni dove potranno ammirarlo dal vivo o attraverso internet. Magari chi è lontano si sentirà più vicino e potrà sentirsi partecipe della propria comunità.
Quest'opera d'arte ci rappresenta e ci racconta storicamente e come comunità: ci stimola ad essere soprattutto tali. Pentone è un paese presepe che è possibile vedere e ammirare e grazie a questi volontari ne abbiamo riscoperto anche il significato.

Commenti

  1. Complimenti una vera opera d'arte l'idea d'inserire luoghi del nostro paese è veramente originale e nel vederlo risveglia in me fantastici ricordi dei periodi natalizi passati nel mio paese insieme ai miei familiari ed amici.
    SINCERI AUGURI DI UN BUON E SERENO NATALE A TUTTI I MIEI PAESANI CON AFFETTO RUBINO VINCENZO (BRESCIA)

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  2. di A.M.

    Il Presepe, che prende il nome dal greco e che significa mangiatoia, riproduce la natività secondo la visione del Santo d'Assisi che volle rappresentarlo non secondo un concetto di immagini, all'epoca già presenti, ma nella visione di "Vivente". Secondo i canoni con cui viene riprodotto oggi, il Presepe, risale al 1292 ad opera di un certo Arnolfo di Cambio. Nella tradizione pentonese, non è mai mancato un Natale che non fosse caratterizzato da tale rappresentazione e i nostri abili artigiani si misuravano nello sfoggiare la loro maestria nel realizzarlo. La pratica più interessante che ne scaturiva, era "la visitazione" che si svolgeva con dei criteri molto folcloristici infatti, si andava a cantare "la strenna natalizia" in tale modo i Romani si scambiavano gli auguri; e ne veniva fuori quasi un invito a cena mentre si brindava con del buon vino ammirando la creatività della natività. Oggi si è perso l'entusiasmo di un tempo e a Pentone sono rimasti in pochi legati a tale tradizione che, di contro, non è venuta a mancare in Chiesa. Il Maresciallo Domenico Lobello coordina i lavori e insieme a Mario Mirielli, Jeso Pugliese,Mario caroleo, Raffaele Maido' Giovanni Rubino e qualche altro volontario come Stefania Orsini e Franceco Maido' e altri di cui non conosco il nome, che hanno curato alcuni particolari, si prodigano per esaudire la volontà del nostro Parroco, don Gaetano, a continuare una tradizione davvero pregevole e che nella fattispecie, fa capo all'identità del "nostro Natale"

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