L'anonimo intenda

A quanto pare il mio sfogo di ieri ha suscitato tanto interesse, ma chissà se è arrivato davvero al reale destinatario o ai destinatari! Credo proprio però che nelle 207 letture che il mio contatore ha registrato qualcuno più interessato ci sarà stato e come pensare il contrario?
Qualcuno mi ha persino detto che sono stato troppo aggressivo, ma di fronte agli attacchi calunniosi e vili non si può fare altro se non alzare educatamente la voce. I commenti tuttavia anche ieri non sono mancati ed anzi alcuni pure abbastanza particolari a riprova che l'argomento "Area 51" è stato solo un pretesto per potersi esprimere, mentre il reale obiettivo è quello di commentare per far sapere... da anonimi però!
Una scelta questa che continua a creare disagio perchè chi vuole dire ciò che pensa lo devo fare con firma e faccia, come ho scelto di fare io, senza quindi ricorrere a stratagemmi, che purtroppo per loro, sono stati smascherati.
Una volta capitava che si facevano le lettere anonime, gli esposti anonimi, le paroline anonime, oggi ci sono pure queste cose, ma la gente ha gli occhi aperti e sa sempre dove andare a parare. Per quanti escamotage si cerchino di mettere in campo la mano anonima ormai è conosciuta e dunque farebbe bene a starsene tranquilla e magari pure rintanata!   La logica dell'anonimato per discreditare o per far conoscere qualcosa funziona solo nella testa di chi lo pratica, mentre al contrario per i pentonesi non è più un'indicazione utile ne di natura politica ne di natura personale. Sarebbe opportuno confrontarsi nei luoghi deputati a ciò e non con maschere comportamentali per cercare sempre e comunque di uscirne a testa alta. Credete davvero insomma che bastino attacchi vili e spergiuri per limitare qualcuno?
Nel mio caso, vi assicuro, è esattamente il contrario, di fronte a ciò mi sto intestardendo sempre di più e continuerò a dire e a fare nonostante tutto.
Chi ha orecchie intenda!

Commenti

  1. Sono perfettamente in accordo sulla maggior parte delle cose che dici ed apprezzo davverosincramente l'impegno di questo blog, per mantenere vivo l'interesse per la cultura, l'attualità e soprattutto la serietà con la quali affronti dibattiti di vario tipo.Tuttavia, sono solo in parte d'accordo con te su quanto dici a proposito degli anonimi che ti scrivono. Sicuramente ci sarà qualcuno che da tempo cerca di strumentalizzare questo veicolo d'informazione con provocazioni di vario genere e che tu lasci intendere di avere individuato e, in tal caso, ben vengano anche i toni aggressivi. Tuttavia, penso che la possibilità di esprimere le proprie idee ed opinioni senza rivelarsi, soprattutto in un piccolo centro come Pentone, possa avere un suo significato ed un suo valore, senza essere lesivo per nessuno. E' pur vero che spesso l'anonimato serve per calunniare, screditare ecc.., ma è altrettanto vero che molte persone non direbbero mai quello che davvero pensano, non tanto per paura di ritorsioni,ma semplicemente perchè sono
    insicure, temono il giudizio altrui. Poi, e credo che non sia da trascurare, in un piccolo centro come il nostro, dove tutti conoscono tutto di tutti, esprimere determinate opinioni, firmandosi, fa correre il rischio che le cose che si dicono vengano banalizzate, in quanto chi le espone appartiene a questa o a quella famiglia, a questa o a quella "corrente" , e quel che è peggio, fa si che il dibattito si sposti sul personale, come troppo spesso accade, allontanando l'interesse dal problema in discussione.Invece il discutere in "anonimo" costringe chi "ascolta" a focalizzare l'attenzione sul contenuto, liberandolo dal peso dell'"immagine" che il suo "autore" ha nella collettività.
    Non a caso l'anonimato viene utilizzato quando si vuole "interrogare" una popolazione, dal piccolo gruppo alla nazione intera (referendum, votazioni,opinioni)per decisioni importanti, per scegliere rappresentanti o per migliorare servizi. Anche in questi casi sappiamo che c'è chi non si rende conto dell'utile strumento che ha in mano e purtroppo lo usa in modo superficiale ma spesso anche in modo vile e calunnioso, sprecandolo ed arrecando un danno alla collettività. Comprendo che l'anonimato possa creare i disagi di cui ti lamenti, ma spesso dietro non c'è solo chi "calunnia e spergiura" ma anche la voce di persone comuni e perbene. E' anonima anche la folla delle manifestazioni, in cui il singolo perde la sua identità nel gruppo e con esso si esprime, nel bene e nel male. Ricordo le tragedie di Sofocle, in cui era presente un coro "anonimo" che rappresentava la collettività e si inseriva con i suoi commenti nelle vicende dei protagonisti, che rappresentavano le grandi tematiche dell'umanità.L'anonimato dei forum e dei blog può apparire più frammentato e meno corale,ma serve a far circolare idee ed a riconoscersi l'uno con l'altro, è questo che oggi abbiamo. A te l'arduo compito di isolare i calunniatori e di dare voce alla pubblica opinione.
    Questa la modesta opinione di un cittadino del "coro" che osserva con stima il lavoro di spaziokultura.

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