Giovanni Impastato: mio fratello Peppino

A prendere l’iniziativa è ancora una volta il Comitato Civico “L’arco” che sta cercando di dare un contributo importante e coinvolgente. L’appuntamento è per giovedì 29 settembre a Pentone e l’ospite questa volta è Giovanni Impastato.

Dopo dunque Francesca Chirico, Don Giacomo Panizza, è la volta del fratello di Peppino Impastato ucciso dalla mafia nell’ormai lontano 1978 e da allora divenuto un simbolo per tutti coloro che non si arrendono a questo cancro della società. Il giovane Impastato non reagì solo contro la mafia, ma prima di tutto contro il padre che non accettava le sue idee e le sue convinzioni. A Cinisi, dove viveva infatti, fondò Radio Aut, una radio libera in cui denunciava i fatti criminosi e i malaffari in particolare del capo mafia Gaetano Badalamenti. Quella di Peppino Impastato da quel momento in poi diventa una vita sul filo sempre a rischio di rottura. Così è quando il 9 maggio 1978 viene ucciso. Nemmeno la sua morte però ferma il suo messaggio ed infatti alle successive elezioni comunali i cittadini di Cinisi votano il suo nome. Il suo omicidio che all’inizio cercano di far passare per suicidio passa in secondo piano per la drammatica vicenda Moro, ma quando si riscopre questo giovane rivoluzionario, ci sono solo consensi e apprezzamenti. Ruolo fondamentale per l’individuazione della matrice mafiosa dell’omicidio la svolgono Giovanni e Felicia Impastato, rispettivamente fratello e madre di Peppino, che rompono pubblicamente i legami con la parentela mafiosa e riprendono a loro volta l’opera del compianto familiare. Da lì è tutto un crescendo di iniziative che raggiungono il culmine il 9 maggio 1979 con l’organizzazione della prima manifestazione contro la mafia in Italia. La presenza di Giovanni Impastato vuole essere dunque l’occasione per rivivere l’esperienza di Peppino, per riflettere sulle sue idee e per discutere di come reagire di fronte alla mafia e ai suoi tanti tentacoli. La manifestazione si articolerà in tre fasi: mercoledì 28 ci sarà la proiezione de “I cento passi” di Marco Tullio Giordana, presso il Circolo “Area 51”; mattina di giovedì 29 incontro con le scuole ed infine nello stesso pomeriggio incontro con tutta la cittadinanza. Il Comitato Civico “L’arco” ripropone quindi un tema, quello della legalità, su cui sta cercando di riflettere e discutere affidando il testimone all’esperienza di gente che della propria vita ha fatto un modello.

                                         da http://www.infooggi.it/

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