Niente più anonimato

Uno dei primi post che ho realizzato per spaziokultura è stato "La maschera di facebook" in cui mi soffermavo sulla constatazione che molti preferiscono ripararsi dietro lo schermo di un computer. Il rapporto a quattr'occhi purtroppo è diventato un optional che molti evitano. Questo nasconde una difficoltà d'approcci emotivi tipici di questa società che al confronto diretto e schietto ha sostituito il tergiversare e magari rapporti indiretti freddi e meccanici. A queste riflessioni però manca un altro aspetto terribile, l'anonimato.
C'è infatti chi non si presenta, ma pretende di far pesare la propria opinione. C'è poi ancora chi usa l'anonimato persino dietro ad un monitor! Non mi sembra una cosa di cui andare particolarmente fieri. La libertà di espressione e di opinione ha visto molti martiri e oggi che esiste noi ne facciamo cattivo uso. Perchè nascondersi dietro un comodo anonimato? Me lo sono chiesto, ma non riesco a trovare risposte plausibili. Forse perchè si ha paura di associare pensieri e identità? o forse perchè si vuole creare uno scompenso verso chi si è anonimi? Non lo so e a questo punto nemmeno mi interessa! Sapere chi è il nostro interlocutore dovrebbe essere un nostro diritto e per l'interlocutore un dovere, ma visto che così non è peccato perchè si perde solo una buona occasione per essere schietti e sinceri. Proprio per questo ho deciso che d'ora in poi cancellerò ogni commento che mi arriva in forma anonima, non li prenderò più in considerazione! L'anonimato determina freddezza e dubbio e spaziokultura e Vincenzo Marino non vogliono che di ciò siano indiretti corresponsabili. Questa è controkultura io voglio solo promuovere la cultura della franchezza, della comunicazione e dell'identità.

Commenti

  1. Miiiii... non ti sarai incazzato solo perchè ho detto che quello che hai riportato è controkultura. Come puoi ben vedere sono un lettore del tuo blog. Ieri è stata la prima volta che ho scritto. Allora facciamo così... quando ti incontro per strada ti fermo, così saprai chi è l'autore del post di ieri. Sinceramente se io non so con chi parlo preferisco rimanere anonimo, ma visto che adesso so chi sei, puoi star tranquillo che nei prossimi post sarà inserito anche il mio nome.
    Ps: Poi ti do alcuni mie dati che sposano la mia tesi sul nucleare... così potrai mettere in tuoi lettori in condizione di farsi una propria opinione (sempre su dati realistici) e non su articoli scritti per sentito dire. Ciao Vincenzo, a presto ( o alla chiazza o alla pigna) ;>

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  2. Essendo un anonimo non voglio dirti ciò che penso però sono un anononimo che pensa.

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  3. NON POSSO CHE ESSERE PIENAMENTE D'ACCORDO CON TE CARO VINCENZO! ESSERE ANONIMO SPESSO E' INDICE DI POCA VOGLIA DI METTERSI IN GIOCO NESSUNA VOGLIA DI ASSUMERSI RESPONSABILITA' DI QUEL CHE SI DICE, UN SEGNO DI VIGLIACCHERIA SE COSI POSSIAMO DEFINIRLO.
    E' IL MODO PIU' SEMPLICE DI DIRE QUALSIASI COSA, SPESSO FALSA, SOLO PER VEDERE L'EFFETTO CHE FA'!
    ANCHE SE IN POCHI CASI, COME FORSE QUELLO DELLA PERSONA CHE HA COMMENTATO, CI SONO ALTRE MOTIVAZIONI COME LA PAURA DI RITORSIONI, CHE PURTROPPO ANCORA OGGI CI SONO IN OGNI SETTORE.
    NOI DI AD ABBIAMO SEMPRE APERTAMENTE CONTRASTATO QUESTO MODUS OPERANDI ANCHE ALL'INTERNO DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE, DOVE LE LETTERE ANONIME SONO ALL'ORDINE DEL GIORNO, E DOVE OGNUNO SCRIVE QUEL CHE GLI PARE SAPENDO DI ESSERE ASCOLTATO RIMANENDO ANONIMO E QUINDI NON RISCHIANDO NIENTE ANCHE QUANDO LE ACCUSE SONO INFAMANTI E INFONDATE.
    FRANCESCO AMOROSO
    CONSIGLIERE AD

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  4. Premetto di essere d'accordo sul fatto dell'anonimato. Personalmente se non so chi sto parlando, anche io evito di esporre la mia persona. Ora che ho saputo chi gestisce questo blog posso tranquillamente mettere il mio nome alla fine di ogni commento. Io ho solo dato il mio parere sulla base delle mie conoscenze e di dati concreti e non volevo assolutamente offendere nessuno, nel mio post sul nucleare. Comunque sia quello è stato il mio primo commento su questo spaziokultura e mi dissocio dal secondo commento che appare in questa discussione. Quindi, chiedo scusa a vincenzo se in qualche modo il mio commento possa aver recato danno alla sua persona e sarò ben lieto di mettere a disposizione le mie fonti e la mia esperienza di studente riguardo il settore energetico semmai ce ne fosse bisogno.

    Fernando Rizzuto

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  5. IL SINDACO di Pentone Raffaele Mirenzi chiede ai suoi compaesani più coraggio. Alcuni infatti sono soliti inviargli lettere anonime per denunciare situazioni di degrado o di comportamenti trasgressivi. Ma tali missive, avverte il primo cittadini, proprio perchè non firmate, vengono cestinate. «Non sono ammissibili e nemmeno protocollabili perchè prive del mittente - ammonisce Mirenzi -. Mi chiedo in virtù di quale timore non si ritenga opportuno qualificarsi». Dunque se c’è qualcosa che non va e la si vuole portare all’attenzione dell’Amministrazione occorre uscire allo scoperto.Anonimo

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  6. è la cosa piu' seria che il nostro sindaco poteva fare. Complimenti

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  7. non so se veramente il sindaco a scrivere o altri, ma cmq il pesce d'aprile è passato da qualche giorno!! considerato che non ho mai visto lettere anonime arrivate al comune e cestinate... tranne se non viene fatta una scelta anche sulla lettere da cestinare!!!
    Francesco A.

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