2019... finalmente: considerazioni sparse

Ogni tanto torno su questo blog che tante occasioni di esprimermi mi ha dato... proprio ora che sono, come spesso accade, alla ricerca di strumenti comunicativi semplici e fruibili da tutti. Spaziokultura è servito nel tempo a far conoscere le mie opinioni e alcune volte anche a lanciare delle provocazioni. L'ho utilizzato per non essere amorfo in una comunità dove in tanti cercano di esserlo. Anzi, mi è capitato di riflettere così forte e quasi di gridare le mie idee, che mi sono fatto dei nemici, o meglio degli avversari politici ed ideali che con me non condividono tante cose. Ma ogni mio sfogo letterario e politico sicuramente ha ottenuto nel tempo, senza alcuna presunzione, attenzione e altrettanta acredine. Sono stato e sono avversato da chi invece veste i panni di Don Rodrigo, ma anche quelli di Don Abbondio.
Don Rodrigo è chi cerca in tutti i modi di far passare la propria gestione del potere, del sistema, del clientelismo come qualcosa di normale e di abituale, senza alcuna considerazione per chi invece tutto questo avversa.
Don Abbondio è chi invece è talmente vigliacco che di Don Rodrigo è servo, concubino e persino suddito. 
Naturalmente nella vita ognuno sceglie liberamente di fare il Don Rodrigo o di essere un qualsivoglia Don Abbondio, ma ci sono tante persone che invece preferiscono fare la propria strada prescindendo da queste maschere.
Qualcuno si chiederà a questo punto il perchè di questo post... semplice, perchè nel 2019, finalmente, torneremo a votare per il rinnovo del consiglio comunale e qui ecco che tornano i Don Rodrigo e i Don Abbondio di turno.
Visto quello che sarà il prossimo impegno elettorale è bene chiarirle subito certe cose e soprattutto metterle per iscritto così che mai nessuno potrà interpretare un concetto chiaro ed inequivocabile.
Il mio impegno ci sarà ancora e senza dubbio sarà sempre in alternativa a questo modo di fare e di ragionare che è assolutamente contro una comunità che avverte il peso di un tempo e di una società complicate. 
Pentone e il 2019 devono essere una scommessa da vincere e non mi riferisco a finanziamenti o opere pubbliche che certo non guastano, ma ad un atteggiamento di avversità contro coloro che atavicamente serpeggiano e che con fare sapiente discreditano e buttano veleno. Si tratta di scegliere non di essere amorfi appunto. Si tratta di esprimersi non di calunniare. Si tratta di guardare avanti e non di regredire verso posizioni e soggetti che nel tempo hanno creato solo divisioni. 
Basta alzare la testa e aprire gli occhi. Non è più tempo di far finta di nulla. 
Buon 2019.

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