Il cassetto della titolare era aperto e stranamente non c'era nulla. Il bidello però, che si era allontanato per modo di dire, ma era vigile su quello che il supplente avrebbe fatto, intervenne dicendogli che il cassetto chiuso dall'altra parte dell'armadietto era il suo e che avrebbe trovato la chiave in un bicchiere all'interno della biblioteca. In ogni scuola c'è infatti una regola per nascondere le chiavi oppure semplicemente per non far sparire documenti importanti come i registri. Il supplente aprì il cassetto e vi trovò registro, programmazione, i compiti in classe, le prove d'ingresso e qualche libro di testo. Generalmente dall'ordine si evince anche il carattere del possessore: la professoressa Tavano doveva essere molto precisa e attenta. Tutto era perfettamente al suo posto e poi il registro... maniacalmente compilato!