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Visualizzazione dei post da marzo 27, 2011

I profughi di Calabria

La stretta attualità italiana ci dice di migliaia di profughi che continuano a sbarcare a Lampedusa. Un problema che il nostro Presidente del Consiglio ha definito "tsunami", nel senso che sta assumendo le dimensioni di una catastrofe e che rischia di durare a lungo se non vengono attuate politiche di controllo a partire dalle loro terre d'origine. Intanto i media e i politici cercano di spiegarci che il problema non sono tanto i profughi, cioè coloro che cercano scampo da Paesi in guerra come la Libia, quanto i clandestini che stanno raggiungendo le nostre coste dalla Tunisia, dall'Eritrea, dalla Somalia, e per i quali non è riconosciuto lo status di profugo. Le leggi internazionali a tal proposito parlano chiaro: devono essere rimpatriati ed è quello che farà il governo italiano. In tal senso bisogna però dire che l'Italia è isolata in Europa visto che un poco tutti gli altri paesi stanno viceversa facendo la politica del "vedetevela voi". Sembra quasi

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Capolavoro della letteratura italica che entra di diritto nel nostro percorso.

News da Pentone

Ogni tanto è opportuno essere sulla notizia e oggi vorrei proprio fare un elenco delle notizie più importanti che hanno caratterizzato questo periodo nel nostro paese. Cominciamo con la riappacificazione avvenuta durante l'ultimo consiglio comunale tra maggioranza e minoranza che addirittura sono arrivate a sottoscrivere delle proposte comuni. Il sindaco e il capo dell'opposizione con una bella stretta di mano si sono ripromessi collaborazione e sostegno reciproco. Questa poi è stata la settimana delle associazioni: domenica scorsa per celebrare degnamente questa ricorrenza, i rappresentanti di tutte le associazioni locali si sono ritrovati per elaborare una carta dei servizi che comprenderà iniziative comuni e un comitato di raccordo per promuovere manifestazioni, intenti e proposte. Dopo la nomina del nuove vigile urbano, si è proceduto all'elaborazione di un nuovo piano del traffico per stabilire i divieti di sosta che finalmente ci fanno vedere un paese ordinato e risp

La storia è dei popoli

Il nostro percorso scolastico ci ha abituato ad acquisire certe competenze e certi contenuti così come li ritroviamo sui libri. Si tratti di storia, di italiano, di arte, molto spesso capita che i testi riportino con lo sguardo dell'autore i fatti e i giudizi sui personaggi. Molti di noi proprio per questo conoscono certi fatti e certi personaggi non per quello che realmente sono stati, ma per quello che hanno scritto molti autori. Questo non significa che i testi riportano cose sbagliate, ma che c'è il grande intervento dell'autore. Quando poi si tratta di storia si esaspera il tutto: si parla infatti di storia scritta dai vinti. Mai frase è stata tanta veritiera, perchè anche la storia italica ha risentito tanto di chi ha scritto queste pagine. Tale problema è stato sempre dibattuto, soprattutto a livello politico, ma oggi più che mai in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, le riletture di quel periodo e di alcuni personaggi stanno impazzando. Molti libri s

SELLIARACCONTA.: Pentone: durante l'ultimo consiglio comunale si è ...

SELLIARACCONTA.: Pentone: durante l'ultimo consiglio comunale si è ... : "Una seduta del consiglio comunale di Pentone CZ E' durato oltre tre ore il consiglio comunale tenutosi lunedì pomeriggio in prima convoc..."

Le incognite della vita

Nella società moderna ciò che ci mette più in crisi è il non avere certezze. Nel corso della nostra vita siamo sempre alla ricerca di qualcosa o di qualcuno che rappresentino invece la sicurezza, e troppo spesso nemmeno sfioriamo questa magnifica condizione. A prevalere invece sono le incognite, ciò che non possiamo prevedere e che ci fa sentire eternamente su un filo sottile e invisibile. Le incognite rappresentano appunto quei dettagli che ci sfuggono e a causa dei quali non riusciamo ad avere la certezza dell'esistenza. Gli uomini di ogni epoca si sono chiesti se esiste un modo per sfuggire all'incognito e rimanere il più a lungo possibile attaccato all'illusione della sperata certezza. Vivere non è  forse il dubbio più grande che ci portiamo fin dalla nascita?   In questo quadro però incognita ha anche un'accezione positiva: non è forse magnifico che la vita alterni situazioni complicate a improvvise schiarite? Proprio le schiarite che noi tanto aneliamo sono incogn

Ic Badolato a Ferramonti

 Oggi i ragazzi dell’Istituto Comprensivo sono stati protagonisti di un’uscita didattica prima a Ferramonti di Tarsia e poi a Cosenza. Le terze classi della Scuola secondaria di I grado di Badolato e quelli del Plesso di S.Caterina, accompagnati dai professori, Caterina Leto, Nicolina Lombardo e Vincenzo Marino, hanno avuto così modo di visitare il Campo di prigionia di Ferramonti e poi Cosenza vecchia.

Niente più anonimato

Uno dei primi post che ho realizzato per spaziokultura è stato "La maschera di facebook" in cui mi soffermavo sulla constatazione che molti preferiscono ripararsi dietro lo schermo di un computer. Il rapporto a quattr'occhi purtroppo è diventato un optional che molti evitano. Questo nasconde una difficoltà d'approcci emotivi tipici di questa società che al confronto diretto e schietto ha sostituito il tergiversare e magari rapporti indiretti freddi e meccanici. A queste riflessioni però manca un altro aspetto terribile, l'anonimato.

I vantaggi del nucleare

Cari spaziokultori, io sono fermamente convinto della necessità di non costruire centrali nucleari nel nostro paese, ma l'amore per l'informazione e la mia idea di divulgazione culturale, mi spingono anche a fare un'analisi obiettiva per quanti sono invece favorevoli. In particolare dedico questo post al mio amico Enzo marino che invece è a favore del nucleare al quale ho promesso quest'articolo. Innanzitutto le centrali che dovrebbero essere costruite in Italia sono di terza generazione è ciò significa che pur rimanendo identiche al passato le procedure nucleari, aumenterebbero le garanzie sulla sicurezza, il che è già un grosso passo in avanti. Poi la produzione di energia: le centrali nucleari garantirebbero una produzione di energia che nemmeno 10000 pale eoliche  o 100000 pannelli fotovoltaici potrebbero fornirci. In tal senso sarebbe vantaggioso anche per l'economia italica che non sarebbe più costretta a comprare dalle vicine Francia e Germania. Una precisazi

Il nucleare dell'anonimo

Dopo il mio post sul Si per fermare il nucleare ho ricevuto un commento che mi ha fatto molto riflettere. Ho pensato alle ragioni dell'anonimo commentatore e ho cercato di capirne le motivazioni. Una cosa la vorrei prima di tutto chiarire: quando mi si accusa di controkultura sul nucleare, credo che mi si manchi di rispetto. Non tanto perchè pretendo che mi si dia ragione a prescindere, quanto perchè mi piacerebbe che anche le opinioni altrui fossero rispettate almeno quanto le rispetto io. La mia è semplice opinione e non credo di fare male ad alcuno se esprimo ciò che penso in libertà. Tant'è vero che su alcune cose l'anonimo mi ha pure fatto pensare. Mi riferisco per esempio ai costi delle energie alternative che potrebbero addirittura essere superiori a quanto si può immaginare, oppure ai costi della benzina e del petrolio che avendo una fonte energetica importante come il nucleare si potrebbero abbattere. Sono persino d'accordo sull'idea di dipendenza energetic

Io voto si per fermare il nucleare

Io voto si per fermare il nucleare, questo sarà il mio slogan fino al 12 e 13 giugno, i giorni in cui tutti gli italiani saranno chiamati a votare al referendum sul nucleare. Tutti gli italiani appunto perchè il primo impegno di quanti si battono per queste votazioni è di raggiungere il quorum. Il 50+1 % degli aventi diritto infatti dovranno recarsi alle urne altrimenti il voto non sarà ritenuto valido. Negli ultimi  referedum  c'è sempre stata  più difficoltà a raggiungere tale limite e molti sono stati bocciati proprio per questo deficit. Detto questo l'impegno poi sarà di votare SI perchè non possiamo accettare intanto che questo stesso referendum che abbiamo già votato sia riproposto ogni qualvolta qualcuno si ricorda che ci sono gli italiani per le patate bollenti!