Non c'era un momento da perdere. Bisognava chiamare un'ambulanza ,quel ragazzo era fetito gravemente. Nella scuola ci fu un panico generale e Giuseppe non capì più nulla. Alla vista del sangue si sentì colpevole di quello che aveva fatto e si mise a piangere e poi a correre all'impazzata. Il supplente cercò di mantenere la calma e di gestire al meglio la situazione, era chiaro però che con tutto quello che era successo diffcilmente ci sarebbe stata una certa tranquillità. L'ambulanza arrivò veloce e la dottoressa che prestò il primo soccorso disse soltanto che non c'era nemmeno un minuto da perdere. Il ferito fu trasportato con una barella senza riprendere conoscenza. In ambulanza con lui lo seguì la dirigente che intanto, informata dell'accaduto, era accorsa seriamente preoccupata. La vice preside si interessò invece di avvertire i genitori, mentre il supplente dovette rasserenare con una buona dose di balle gli alunni impauriti. Da lì a poco molti genitori ven...