Scalzo, il diverso.

Salvatore Scalzo, candidato a sindaco di Catanzaro per il centro-sinistra, si è presentato nei giorni scorsi alla stampa e alla sua città. Si tratta di un giovane brillante, da un curriculum pomposo quanto basta, ma soprattutto dalle idee particolarmente interessanti. La sua scelta non si sa bene quanto centri in effetti con il centrosinistra attuale e quanto centri in particolar modo con la politica catanzarese. Ogni passo che sta facendo è frutto di preparazione e ingegno organizzativo: Scalzo rappresenta in questo momento la punta di un movimento di giovani che stanno cercando di imprimere una decisa accelerata allo statico capoluogo di Regione.
La sua presenza fissa su facebook ed ora la nascita di un sito personale permettono agli utenti e agli elettori di avere sempre il polso della situazione. Ogni suo spostamento, ogni suo incontro è documentanto. La sua scelta è di proporsi come il prototipo di una generazione che comunica in chat e discute nei forum, ma nello stesso tempo non disdegna le forme tradizionali di confronto. Straordinario in tal senso il primo manifesto elettorale che è possibile notare nei punti strategici del capoluogo: una foto segnaletica, l'amore per la sua città e soprattutto l'impressione che pur con tante difficoltà sta facendosi apprezzare. Il suo avversario, Traversa, per ora non entra nella retorica politica che pur è tanto accesa, ma sicuro di un consenso che difficilmente gli darà sorprese prosegue sulla sua via. Un cavallo di razza insomma contro un pony che però promette bene. Scalzo sembra navigato, popolare, preparato e anche un tantino disilluso, il che non guasta. Ma se vuole vincere deve fare di più. Il suo è un volto nuovo, la sua è una campagna elettorale d'impatto, ma non bastano. Il consenso si costruisce tra la gente. La sua presenza va ricercata e proposta in ogni angolino della città, ovunque ci può essere qualcuno con cui parlare direttamente. Catanzaro deve essere vissuta e compresa e la novità concede una certa attenzione, ma poi se la riprende. Scalzo non deve essere solo il nuovo, deve diventare il diverso, l'asso nella manica, il giovane preparato e competente che ama la sua città.

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