Pentone e le sue eccellenze (I parte)

In questi ultimi giorni la negatività delle osservazioni ha forse occupato maggiormente questo blog, ecco perchè oggi vorrei invertire questa tendenza e cercare di trovare ciò che di bello e positivo abbiamo nel nostro Pentone. Se fosse stato qualche tempo fa di sicuro non avrei avuto alcuna difficoltà, perchè si trattava di un Paese che tutti ci invidiavano, oggi guardiamo agli altri centri persino con un poco d'invidia!
Pentone è per esempio sinonimo di accoglienza: chiunque venga nel nostro centro di sicuro ci torna per come viene accolto, viene ospitato e coinvolto in tutto ciò che si fa.
Pentone è una splendida natura che in certe zone appare addirittura incontaminata. Paesaggi spledindi creano una sceneggiatura incantevole.
Pentone è tranquillità: siamo a due passi dal mare e ad altrettanto dalla montagna; non è molto trafficato e vi si può certamente risiedere senza troppi pensieri per la testa.
Pentone è spontaneità: abbiamo tanta gente che vive di precisione, di genuinità, di approcci sinceri e di rapporti amicali.
Pentone è solidarietà: da sempre partecipiamo alle necessità altrui, in silenzio e senza clamori.
Pentone è tradizione e fede: dalla Madonna di Termine alla Confraternita del S.S. Rosario, dai giochi di S. Nicola alle luminere! Forse questa è la vera eccellenza.
Pentone è la Banda Musicale "Città di Pentone": fin dal 1888 si è affermata e continua ad essere protagonista.
Pentone è cultura: un solo nome su tutti, Sebastiano Madia, ma accanto a lui fior di professionisti, di amanti delle belle arti.
Pentone è territorio: dal centro alle frazioni sempre più operose e apprezzate.
Pentone è storia: di uomini e di cose che hanno lasciato il segno.
Pentone è tutto questo e tanto altro ancora, che deve essere privilegiato e ripreso. Le nostre eccellenze vanno riproposte csì come sono e alimentate della necessaria modernità. Pentone deve ripartire da queste cose per tornare ad occupare il posto che ha sempre avuto. Non serve più rintracciare la responsabilità del decadimento, ma solo alzarsi e riprendere il cammino già tracciato.

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