Peppino Impastato uno di noi

Nella notte tra l'8 e il 9 maggio 1978 viene ritrovato il corpo esanime di Peppino Impastato. Il suo ricordo è ancora vivo ed è diventato l'emblema della rivincita dell'onestà, della legalità, contro la mafia di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Con lui in realtà non muore il suo sogno che vive più forte di prima.
Nacque a Cinisi, in provincia di Palermo nel 1948 da una famiglia che era mafiosa. Proprio l'appartenenza del padre alla malavita è la causa della rottura con il genitore, che lo caccia di casa.
Peppino inizia così la sua attività antimafiosa fondando ancora giovanissimo il giornalino "L'idea socialista". A partire dagli anni successivi partecipa alle attività dei gruppi Nuova Sinistra. Si schiera dalla parte dei contadini quando gli stessi iniziano la lotta contro l'esproprio delle loro terre per la costruzione dell'aeroporto di Palermo.
 Nel 1976 fonda il gruppo Musica e cultura attraverso cui comincia a praticare quelle attività culturali che lo convinceranno dell'opportunità di "Radio Aut". Questa diviene  la sua radio  libera che si autofinanzia e che denuncia gli affari mafiosi di Cinisi. Memorabili le sue perfomance in "Onda Pazza", la trasmissione in cui sbeffeggiava mafiosi e politici. L'anno di svolta però è il 1978 quando decide di candidarsi alle elezioni comunali nella lista di Democrazia Proletaria. Come già detto però viene ucciso, ma questo non frena la sua elezione in consiglio comunale: una conquista a questo punto che rappresentò la risposta dei palermitani alla sua uccisione.
La sua morte riesce però persino a passare in secondo piano perchè nelle stesse ore veniva ritrovato il corpo di Aldo Moro.
La sua forza, il suo coraggio però sopravvivono e si alimentano grazie alle testimonianze ancora vive e attuali di questa giovane vittima di un sistema atavico e purtroppo non ancora sradicato.
Sono esattamente trascorsi 33 anni da allora e certe volte non si ha l'impressione che Peppino non c'è più. Non c'è infatti scuola, manifestazione, evento contro la mafia in cui non compare l'immagine o il nome di questo eroe. Peppino Impastato vive ancora  e noi non dobbiamo dimenticare che la nostra è una terra maledetta e vittima del malaffare che però ha nel suo dna la voglia di rivincita mai doma. Siamo e dobbiamo essere tanti Peppino Impastato che vivono come un'Onda pazza e aspirano all'out!

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