RACCOLTA DIFFERENZIATA E PRESILA

L'Agenzia per la protezione dell'ambiente della Calabria ha reso noto qualche giorno fa il report 2010 sui rifiuti. L'anno di riferimento è il 2009 e non sono mancate le sorprese. Interessante verificare per esempio che rispetto all'anno precedente la produzione dei rifiuti è aumentata, mentre è diminuita dell'1,7 la percentuale di raccolta differenziata. La media regionale si attesta intorno al 12% e il primato spetta a Sellia con il 73,68%. Accanto a questi dati è interessante analizzare in particolare quelli relativi alla raccolta differenziata a parte della Presila catanzarese. I dati in oggetto rappresentano una fotografia perfetta di alcune variabili che determinano tali percentuali: l'organizzazione, la sensibilità ambientale, la motivazione amministrativa, i sistemi di promozione. Questi sono solo alcuni dei fattori  anche se ve ne sono altri più trascurabili che comunque contribuiscono al totale. Detto di Sellia che rappresenta un'eccellenza e un modello da seguire, le percentuali dei paesi della Presila non fanno certamente ben sperare e soprattutto non soddisfano. In questa speciale classifica della raccolta differenziata al secondo posto con il 26,40 % troviamo Magisano, che si pone nettamente al di sopra della media regionale e come vedremo anche di quella zonale. Con il 17,43 % troviamo poi Taverna. Anche la città di Mattia Preti quindi sfora in positivo naturalmente rispetto a circa il 12% calabrese. Al terzo posto in questa analisi particolareggiata troviamo Fossato Serralta con il 13,39 %. Di poco inferiore è il dato di Albi con il 12,79%. Sorbo San Basile quindi si assesta al quinto posto con il 10,18 %. Al sesto posto c'è Pentone con il 9,40%. Ci sarebbe ancora un dato che è quello di Zagarise, ma in questo caso il rilevamento non è disponibile. La media della zona considerata è dunque del 14,93% se non si considera Zagarise, con la sua inclusione il dato è del 12,79%. La raccolta differenziata non ha dunque particolare rilevanza ne nella gestione amministrativa di molti di questi centri, ne nella sensibiltà dell'utenza. Bisogna fare di più. Trovare soluzioni, verificare compatibilità di sistemi, aumentare la divulgazione, incentivare la popolazione, autorizzare sistemi di controllo delle ditte: certo nessuna ha la bacchetta magica, ma ci vuole più organizzazione e volontà. Da parte di tutti naturalmente. L'ambiente appartiene a tutti e come tale va salvaguardato.

Commenti

Post popolari in questo blog

Intervista a Giovanni Verga

“San Vitaliano Disvelato” di Cesare Mulè

Pentone è ben altro